L’export italiano dei prodotti alimentari di origine animale vale 10,3 miliardi di euro (dato 2017) e l’export digitale dei beni di consumo assume tratti rilevanti, portando a 9,2 miliardi il valore complessivo degli scambi nel 2017, di cui il 15% di prodotti food, con un tasso di crescita annuale del 20% dal 2015.
Sono alcuni dei dati diramati dall’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Brescia nel corso delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona.
Durante l’incontro La spinta dell’innovazione digitale nel lattiero-caseario sono state rese anche note le modalità con cui l’innovazione tecnologica, e in modo particolare gli open data, potrebbero rendere più efficiente la tracciabilità della filiera e rendere più semplice il reperimento delle informazioni.
La ricerca sul lattiero-caseario 4.0 - oltre ai numeri dell’export digitale di prodotti lattiero-caseari - tocca altri due argomenti: l’impiego della ricetta veterinaria elettronica, e la logistica, discussi durante l’evento con Stefano Ambrosini, Allevatore , Giovanni Guarneri,Consigliere d’Amministrazione presso Fattorie Cremona – PLAC, Antonio Vitali, Direzione Generale Sanità Unità Organizzativa Veterinaria presso Regione Lombardia, Nadia Ambrosi, QHSE Manager presso Zoogamma, Ilaria Locatelli, Specialist in soluzioni Smart City e Smart Land presso A2A Smart city, Alberto Spinelli, Responsabile Logistica presso Latteria Soresina.
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