Sono circa quattrocento i finanzieri del Comando Regionale Friuli-Venezia Giulia che sono impegnati dall’alba di oggi nel triveneto e in tutto il territorio nazionale in acquisizioni documentali, perquisizioni e sequestri disposti dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Gorizia presso decine di enti pubblici, società e abitazioni di soggetti sottoposti ad indagini, all’esito preliminare di un’attività investigativa condotta su molteplici appalti di opere pubbliche per un valore di oltre un miliardo di euro.
Le procedure di affidamento oggetto delle indagini riguardano la manutenzione e la costruzione di strade, autostrade, ponti, viadotti, cavalcavia, sottopassi, gallerie, piste aeroportuali, edifici, opere fluviali e di sistemazione idraulica, acquedotti, gasdotti, opere marittime e lavori di dragaggio, impianti di bonifica e protezione ambientale.
Ulteriori acquisizioni riguardano altri enti e comuni ubicati nelle province di Gorizia, Udine, Trieste, Pordenone, del Veneto, della Lombardia, dell’Emilia-Romagna, della Liguria, della Toscana, dell’Umbria, delle Marche, dell’Abruzzo, del Lazio, della Sicilia e della Sardegna.
La Procura della Repubblica di Gorizia sta ricostruendo le catene di appalti e subappalti e verificando la regolarità di circa 150 procedimenti di aggiudicazione delle opere pubbliche a seguito di gare indette negli anni 2015/2018.
I provvedimenti di perquisizione e sequestro riguardano invece le sedi amministrative di 120 società ed i domicili di 220 soggetti ubicati in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto-Adige, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia, Lazio, Campania, Sicilia, Sardegna.
Tra i reati per cui si procede si evidenziano l’associazione a delinquere, la turbativa d’asta, gli inadempimenti e le frodi nelle pubbliche forniture, i subappalti in violazione di legge e concussione.
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