Cinghiali, nutrie, piccioni, ma anche caprioli, volpi e corvi: non si fermano i danni provocati all'agricoltura dalla fauna selvatica.
Dal 2004 a luglio 2016, fra incidenti stradali e campi devastati, il bilancio dei danni in Lombardia ha sfiorato i 17 milioni di euro, con una media di duemila all’anno fra attacchi ai campi e incidenti stradali.
Per quanto concerne i danni provocati direttamente alle coltivazioni, la maggior parte di quelli causati da cinghiali è concentrata a Bergamo e Brescia (con circa il 22% a testa), Pavia (con oltre il 18%), Como e Varese (circa il 14% a testa), Sondrio (con poco più del 5% del totale), Lecco (con il 2,3%) e Milano (con quasi il 2%).
Le nutrie invece colpiscono di più a Milano (36,5%), Brescia (26%), Lodi (19%) e Pavia (quasi 11%) e Mantova (8% circa).
Cervi, caprioli e camosci rappresentano oltre la metà dei danni in provincia di Sondrio e il 13% in quelle di Como e di Lecco.
Non mancano neppure corvi, storni e piccioni che pesano per il 40% sul totale dei danni all’agricoltura causati dalla fauna selvatica.
Le zone più colpite dai volatili risultano Brescia, Cremona, Milano, Pavia e Sondrio.
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