Si è tenuto ieri pomeriggio un incontro convocato dal Prefetto di Lodi per esaminare tutti gli interventi da mettere in campo per scongiurare eventi come quello occorso lo scorso 3 gennaio nel tratto lodigiano dell’A1, alla presenza dell’Assessore Regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, del Presidente della Provincia di Lodi, Francesco Passerini, della Polizia Stradale di Lodi, del Gruppo Carabinieri Forestale di Lodi, della Coldiretti, della Società Autostrade, dell’Associazione Regionale Allevatori, del Consorzio Muzza.
“La garanzia dell’incolumità pubblica per i cittadini impone una riflessione congiunta di tutti gli Enti competenti tesa ad individuare tutte le strategie idonee alla sua salvaguardia, sia in merito alle misure di contenimento della proliferazione dei cinghiali normativamente previste che riguardo a misure passive di impedimento degli attraversamenti”, ha esordito il Prefetto Palmisani.
In prima battuta, il Prefetto ha chiesto di conoscere l’entità del fenomeno nel territorio lodigiano, che come concordemente affermato da Regione e Provincia, a fronte di un aumento degli ultimi anni, non ha raggiunto numeri eccessivi.
Sul tema delle misure di contenimento della proliferazione e nell’ambito dei piani di contenimento già approvati, è stato stabilito che le Associazioni (coldiretti e allevatori) sensibilizzeranno i proprio iscritti a convogliare tutte le segnalazioni di avvistamenti direttamente alla Provincia, al fine di istituire un flusso informativo costante e definito per rendere incisivi e mirati gli interventi della Polizia provinciale.
Inoltre, verrà avviato da parte della Provincia un nuovo censimento dei capi presenti su tutto il territorio per valutare l’opportunità di estendere i confini degli attuali piani di contenimento.
Per rendere efficaci le misure stabilite, la Prefettura predisporrà le necessarie interlocuzioni con i territori limitrofi per attuare interventi condivisi e coordinati.
In tema, infine, di misure passive sulle infrastrutture viarie, Autostrade ha assicurato che sono presenti recinzioni lungo tutto il tratto autostradale ed il Prefetto ha chiesto di valutare la possibilità di realizzare recinzioni più alte e profonde per impedire gli attraversamenti ed anche alla Provincia di valutare l’opportunità di inserire misure passive sui tratti maggiormente interessati dal fenomeno per la rete stradale provinciale.
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