"Fanno bene gli ultras del Sant’Angelo a prendere le distanze da qualsiasi strumentalizzazione politica e a reclamare una netta distinzione tra una sana passione per il tifo calcistico e altre forme di militanza che prendono il calcio solo a pretesto: è un comportamento che ogni sincero sportivo non può che approvare e condividere": lo scrive in una nota la segreteria provinciale del Partito Democratico Lodigiano.

"Fanno invece male a prendersela con il Partito Democratico - prosegue la nota - , ancor più se con toni muscolari ed espressioni al limite dell’ingiuria.

Se l’intento era quello di rivendicare l’estraneità alle provocazioni e alle intimidazioni a più riprese subite dagli attivisti Pd di Sant’Angelo (sino all’ultimo episodio del lancio di fumogeni all’ingresso della sala dove venerdì scorso si stava svolgendo una riunione di circolo del partito), il risultato è un buco nell’acqua: primo, perché nessuno del Pd ha mai attribuito la responsabilità di questi atti al gruppo Sant’Angelo Ultras (“excusatio non petita”?); secondo, perché definirci “piccoli gaglioffi” non è propriamente un contributo al dialogo e riecheggia sgradevolmente gli epiteti (tipo “zecche rosse”) che sono stati rivolti ai nostri attivisti all’uscita dalla sala (insieme agli  inneggiamenti al duce)".

"Anche noi - afferma la segreteria del Partito Democratico -, come gli ultras, siamo stanchi: stanchi che alcuni di noi debbano portare tensioni e preoccupazioni fin dentro il privato famigliare solo perché vogliono partecipare alla vita di una comunità politica, provando a portare il loro contributo al confronto civico".

"Non ci interessano né “compassione” né “misericordia”, mentre il “consenso” cerchiamo di suscitarlo per le nostre idee e le nostre proposte.

Quello che chiediamo è solo rispetto: delle persone, della convivenza civile e delle regole del confronto democratico" conclude la nota.