È stato Giancarlo Volpari a sostituire, nella lezione dell’UNITRE a Lodi, Marco Cappato, impossibilitato ad intervenire a causa dei sintomi dell’influenza che l’ha contagiato.
Dopo una telefonata in diretta proprio con Cappato, che si è scusato per l’assenza, Volpari ha parlato di un argomento particolarmente adatto in questa stagione: “Le castagne: un dono della terra. Caratteristiche organolettiche, reminiscenze storiche e...suggestioni letterarie”.
“Sono rimasto perplesso quando Taravella, il direttore dei corsi, mi ha proposto questo argomento - ha esordito Volpari - e mi sono chiesto come possa interessare un argomento come questo. Poi mi sono reso conto che, come è già stato detto in altra occasione, la natura ha bisogno dell’uomo e l’uomo ha bisogno della natura. Per quanto riguarda questo frutto, l’uomo negli anni ha saputo rapportarsi con questa pianta in un modo talmente corretto, che ha potuto continuare a coltivare”.
Volpari ha sottolineato la differenza tra castagne, che vengono da un albero selvatico, e i marroni, che arrivano, invece da piante selezionate e coltivate.
La castagna può essere consumata subito, oppure può venire lavorata e trasformata in marmellate oppure nei famosi marron glacé, oppure aggiunti ad altri alimenti, come il miele; ha notevoli proprietà ed è utile in caso di anemia e stanchezza psicofisica.
Si tratta, quindi di un dono della terra particolarmente importante per l’uomo.
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