E’ passato esattamente un anno da quando il PD di Lodi denunciava lo stato di degrado in cui verte il Borgo Adda.
“Una discarica a cielo aperto tra sacchi di spazzatura abbandonati, marciapiedi sporchi, lattine, bottiglie abbandonate e auto e furgoni parcheggiati la sera che perdono olio sporcando permanentemente la via”. In quell'occasione il primo cittadino di Lodi rispose tuonando: “sono rimasta molto sorpresa dall'invito del Partito Democratico a prendere coscienza della situazione dato che in questo quartiere ci abito”. Per fortuna, viene da dire!
Dispiace molto che la nostra sindaca sia rimasta molto sorpresa allora, dato che oggi la situazione è addirittura peggiorata dimostrando che la “rivoluzione” annunciata dall'assessore Tarchini si è dimostrata un enorme flop a due anni, ormai, dall'insediamento della giunta.
La pulizia dei marciapiedi non viene fatta in modo appropriato dato che le auto sostano abusivamente sera e mattina sui marciapiedi. In passato almeno una volta alla settimana veniva posto il cartello di divieto di sosta per la pulizia di strade e marciapiedi. Oggi questo semplice accorgimento efficace è stato abbandonato e il risultato è un Borgo Adda indecente. Alcuni abitanti del quartiere, ormai esasperati, hanno provato a denunciare al servizio preposto alla raccolta dei rifiuti la sporcizia davanti a casa ma gli è stato risposto di scrivere all'assessore di riferimento.
Risultato: quando gli abitanti del Borgo Adda camminano per le strade fanno slalom tra gli escrementi di cani e gatti non raccolti o tra sputacchi e vomito, quando non ti ritrovi sacchi e spazzatura di vario genere abbandonati fuori dalla tua palazzina. Evidentemente sarebbe utile pensare ad una campagna di sensibilizzazione per i cittadini: una vera e propria operazione di educazione civica anziché DASPO e squadristi concretamente inefficaci.
Sicuramente parte del problema sono alcuni maleducati che non si curano del bene pubblico ma diciamolo: funzione dell’amministrazione pubblica è quella di garantire il decoro in città garantendo servizi efficaci, quella normalità tanto acclamata in campagna elettorale dal sindaco stesso. E invece? Una zona storica che potrebbe essere valorizzata diventa vetrina di degrado e sporcizia.
Una occasione in più per rimarcare che “Dillo al sindaco” si è rivelata una pura operazione di marketing con effetto e impatto ZERO sulla città. Proviamo a ridirlo.
(Valentina Tronconi - Segreteria PD di LODI)
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