Carne rossa in tavola più di una volta alla settimana per oltre 1 lombardo su 2.
E’ quanto emerge da un’analisi regionale su dati Istat in occasione del convegno “La carne: un alleato per la salute”, organizzato in collaborazione con il Consorzio Lombardo Produttori Carne Bovina a Palazzo Turati a Milano, con la partecipazione di: Paolo Voltini, Vice Presidente Coldiretti Lombardia; Francesco Greco, Procuratore Capo della Repubblica di Milano e componente del Comitato Scientifico Osservatorio Agromafie; Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura Alimentazione e Sistemi Verdi di Regione Lombardia; Lara Comi, eurodeputata per Forza Italia; Primo Cortelazzi, Presidente del Consorzio Lombardo Produttori Carne Bovina; Laura Di Renzo, docente di Nutrizione clinica all’Università degli studi di Roma Tor Vergata; Luca Pescina, Direttore acquisti prodotti freschi tradizionali di Carrefour Italia.
In Lombardia sono circa 7mila le stalle a indirizzo produttivo da carne, con più di 300 mila bovini e una produzione annua di oltre 300 mila tonnellate.
Tra gennaio e settembre 2018 – su dati Ismea – la spesa delle famiglie italiane per le carni bovine è cresciuta del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Le carni nazionali sono più sane perché magre, non trattate con ormoni e ottenute spesso nel rispetto di rigidi disciplinari di produzione che assicurano il benessere e la qualità dell’alimentazione degli animali.
Nonostante questo, però questo alimento è vittima di “fake news” sebbene non esista alcuno studio che provi che mangiarlo anche in piccole quantità sia dannoso per la salute.
La carne è come una barretta energetica ricca di nutrienti ad alto assorbimento, che fornisce nell’immediato tanti elementi necessari alla crescita, allo sviluppo, al mantenimento, alla difesa e alla riparazione del nostro corpo.
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