È stata Luisella Lunghi, presidente Centro Servizi al Volontariato Lombardia Sud, a parlare all’UNITRE di Lodi di un tema che diventa sempre più di attualità nella realtà odierna: la “Cultura del dono nel volontariato”.
“Quando mi è stato proposto questo tema, mi sono posta numerose domande. Innanzitutto esiste una relazione, necessaria e indispensabile tra i due concetti, dono e volontariato? Se sì, di che tipo? La parola dono ad esempio, viene citata nella carta dei valori del volontariato del 2001 e nelle Disposizioni Generali del decreto legislativo del Codice del Terzo Settore del 3 luglio 2017”.
Ma quali possono essere le principali caratteristiche di un volontario?
Deve avere un arricchimento interiore e relazionale, deve avere la dimensione dell’essere, deve essere una azione spontanea e gratuita.
Da dove nasce la scelta del volontariato? “Nasce innanzitutto dalla solidarietà sociale, oppure da un senso di restituzione o ancora dal bisogno di socialità - ha spiegato la relatrice - altre motivazioni possono essere la gratitudine, la percezione di auto efficacia o l’elaborazione del se, la sperimentazione e lo sviluppo delle competenze, o ancora lo scambio interculturale e l’integrazione”.
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