La nuova ondata di maltempo in Lombardia ha fatto danni anche all'agricoltura.
Nelle ultime ore grandine, vento forte e piogge abbondanti hanno flagellato le campagne in diverse zone provocando danni a mais, frumento, orzo, vigneti, frutta, verdura e problemi alle strutture come serre, tunnel e tetti di stalle scoperchiati. E’ quanto emerge dal primo monitoraggio con i tecnici delle varie province impegnati in questi minuti a raccogliere le segnalazioni dai territori colpiti.
Nel milanese, la grandine ha tritato campi di orzo, frumento, mais e ortaggi in pieno campo, mentre il vento ha abbattuto numerosi alberi: la zona più colpita è quella a ovest del capoluogo, con epicentro tra Parabiago, Arluno, Arconate e Villa Cortese.
A sud est, colpita con maggiore intensità la zona di Melzo e in parte anche il lodigiano, anche lì con alberi abbattuti e coltivazioni allettate.
“E’ stata una grandinata lunga e intensa, durata una quarantina di minuti. Chicchi non grandi, ma in tutto quel tempo hanno fatto danni ingenti – dichiara Davide Colombo, agricoltore di Villa Cortese, nella città metropolitana di Milano – In alcuni punti a bordo strada c’erano 30 centimetri di ghiaccio. Ho dovuto mettere il 4x4 per uscire dal campo. Orzo e frumento sono stati devastati, le spighe distrutte; ma anche il mais è stato raso del tutto”.
“La tempesta di ghiaccio ha rovinato orzo e mais – conferma Manuel Bongini, imprenditore agricolo di Arluno (MI) – Tra i miei campi e quelli dei miei vicini ha colpito almeno 50 ettari. Una brutta botta e temo danni anche per il freddo: quando è arrivata la grandine la temperatura si è abbassata di colpo e questo non è il massimo per le piantine in fase di crescita”.
“Qui ha colpito praticamente tutto – spiega Paolo Bruni, agricoltore di Settala (MI) – I danni su 5 ettari di pomodoro e su 4 ettari di orzo sono evidenti: nel caso dell’orzo tre quarti di ogni spiga non ci sono più. Rasi anche 10 ettari di mais, ma lì bisognerà aspettare un po’ per capire meglio come è andata.
Danni anche sui terreni a Mulazzano, in provincia di Lodi”.
In provincia di Bergamo, pioggia e vento hanno sferzato tutto il territorio ma in modo particolare l’area della Bassa, con la grandine che ha colpito a macchia di leopardo. Da una prima stima dei tecnici Coldiretti si riscontrano danni nelle campagne tra Arzago D’Adda, Treviglio, Caravaggio, Bariano, Covo, Barbata, Romano, Fontanella e Torre Pallavicina. Grandinate meno intense hanno interessato anche la zona di Bergamo, della Valle Imagna e della Valle Seriana. Verifiche sono in corso sugli alberi da frutto colpiti.
“In un attimo – racconta Nazzareno Samuel Ferro titolare dell’azienda Campagnola di Torre Pallavicina – violente raffiche di vento hanno spazzato circa 100 metri quadrati di tetto, scoprendo la sala di mungitura, la sala del latte e il magazzino. Si sono bagnati tutti gli impianti e siamo dovuti intervenire per cercare di asciugare il più possibile. I campi sono stati colpiti per almeno 20 minuti da una grandine sottile ma molto fitta”. Ovunque si contano alberi sradicati e campi sommersi a causa delle violente piogge cadute nel giro di pochi minuti, che non hanno permesso ai terreni di assorbire l’acqua.Danni al mais in campo, triturato dai chicchi di grandine, mentre orzo e frumento sono stati spianati.
Situazione di massima allerta anche nella provincia di Brescia dove si segnalano campi allagati, alberi sradicati da terra, campi per l’alimentazione degli animali compromessi e vigneti ricoperti da una coltre bianca con i filari di vigna colpiti dai chicchi di ghiaccio. Problemi anche alle strutture con tegole strappate dai tetti dalla violenza del vento.
“Purtroppo è arrivata la grandine – racconta Davide Lazzari, viticoltore di Capriano del Colle – Il danno che stimiamo ad ora è intorno al 30 per cento, ma dobbiamo verificare bene”. A Rudiano (BS) una tromba d’aria ha divelto alberi e sollevato le coperture di una stalla da latte.
Anche il Cremasco è stato flagellato dalla grandine e dalle raffiche di vento, che hanno colpito vari comuni da Rivolta d’Adda a Crema, da Camisano ad Offanengo. Forti i danni a strutture e colture. “E’ stata una grandinata terribile – racconta Faviano Lanfranchi, 35 anni, di Offanengo – Nei campi di coste tutto il raccolto è andato distrutto, ma il danno più grave è sui campi che avevo seminato, quelli dove fra qualche tempo avrei raccolto zucchine, angurie, zucche e fagioli”.“La tromba d’aria ha strappato il tetto del nostro allevamento di maiali – spiega Pietro Festini di Camisano – Nei campi orzo e frumento sono stesi al suolo, mentre le piantine di mais sono statespezzate dalla grandine”. Danni si rilevano anche in varie aree del Soresinese e del Cremonese.
Maltempo anche su basso Varesotto e le due province lariane, in particolare l’Erbese: danni alle piantine da poco seminate, agli alberi da frutto e alle strutture in campo, con i teli di copertura rovinati.Segnalazioni arrivano anche dalla terra dei Gonzaga: il forte vento nell’Alto mantovano ha fatto cadere diversi alberi ad Asola e Castel Goffredo, mentre la grandine nel Basso mantovano ha colpito tra San Benedetto Po e Felonica, con danni alle pere non protette dalle reti antigrandine e ai meloni fuori serra.Una forte grandinata si è abbattuta, infine, anche su Pavia concentrandosi in particolare sulla città e le zone limitrofe. I nostri tecnici stanno monitorando la situazione.
Un quadro più preciso di eventuali danni si potrà avere nelle prossime ore.
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