“Per-dono? Incontri di giustizia riparativa”, questo il difficile argomento trattato nel corso della quotidiana lezione all’Unitre.
Nel salone del Teatrino di via Paolo Gorini, Grazia Grena, dell’Associazione “Loscarcere”, ha illustrato soprattutto le finalità del suo attuale impegno.
“Siamo una piccola associazione che opera già da tempo all’interno della Casa Circondariale di Lodi, occupandosi in particolare di assistenza sociale, formazione, inserimento lavorativo, di risocializzazione, di tutela dei diritti e di valorizzazione della cultura attraverso numerose attività rivolte ai detenuti e ai loro famigliari, per cercare di diffondere una cultura per il reinserimento sociale e della convivenza”.
Sono stati molti gli interventi effettuati con la Casa Circondariale di Lodi, come, ad esempio, la redazione del foglio “Uomini Liberi”, mensile di attualità, informazione e cultura, redatto dai detenuti e pubblicato in allegato a “Il Cittadino”.
Grazia Grena ha, poi, illustrato ai presenti le motivazioni che l’avevano portata, negli anni ‘70, a seguire la lotta armata.
“Scontata la pena ho avuto un figlio e non volevo, quindi, sentirmi ancora colpevole. Ho iniziato a fare volontariato a San Vittore; nel 2006, con Loscarcere, avviammo uno sportello nel carcere di Lodi, per aiutare carcerati e le loro famiglie. Il mio non è stato solo il percorso di giustizia riparativa ma si è trattato di dare un senso alla mia vita, ho capito che non è l’errore in sè a fare la differenza, ma quello che riesci ad imparare da esso".
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