E’ allarme nei frutteti della Valtellina dove la cimice asiatica sta assaltando i meli, con danni che in alcune delle zone colpite arrivano fino al 50% del raccolto.
Lo stima sulla base delle segnalazioni degli agricoltori della provincia di Sondrio che devono fare i conti per la prima volta con questi insetti pericolosi, che si stanno moltiplicando nelle campagne e in città, causando danni in Italia stimati per ora in circa 250 milioni di euro alle produzioni di mele, pere, kiwi, ma anche pesche, ciliegie, albicocche e piante da vivai.
“In Valtellina non era mai accaduto in passato – conferma Bruno Delle Coste, produttore e Presidente della Cooperativa Melavì alla quale conferiscono più di 300 aziende agricole del territorio – Le cimici stanno attaccando le piante a macchia di leopardo: in un frutteto può succedere che si trovino sugli alberi centrali, non ci siano su quelli vicini e ricompaiano su altri a decine di metri di distanza. I frutti vengono bucati e non possono essere più utilizzati”.
Adesso gli agricoltori stanno completando la raccolta delle mele rosse e si apprestano a iniziare con quelle bianche.
“Gli insetti – continua Delle Coste - sono comparsi prima nella zona di Ponte in Valtellina, poi poco alla volta hanno risalito tutta la valle, seguendo la fase di maturazione dei frutti in base all’altitudine”.
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