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FRODE NELLE AUTO DI LUSSO

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Giovedì 17 Ottobre 2019

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La Procura della Repubblica di Isernia, a seguito delle indagini coordinate dal Procuratore Carlo FUCCI, dirette dal Sostituto Procuratore dr.ssa Maria Carmela ANDRICCIOLA e condotte dal Gruppo della Guardia di Finanza di Isernia, ha richiesto ed ottenuto nr. 23 Ordinanze di Applicazione di Misure Cautelari Personali (nr. 13 arresti in carcere e nr. 10 arresti domiciliari) eseguite in data odierna dalla G. di F. In contemporanea, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo per l’importo complessivo pari ad € 7.499.220,05, per beni mobili ed immobili, somme di denaro, autoveicoli e quote societarie, nei confronti di nr 23 persone fisiche e nr. 21 compagini societarie con sede in tutt’Italia.

Sono state emesse due ordinanze restrittive anche nei confronti di una cittadina tedesca e di un soggetto italiano residente nella Repubblica Ceca. Le misure sono state emesse dal GIP del Tribunale di Isernia, dr.ssa Michaela SAPIO. La peculiare attività di indagine si è sviluppata nel particolare settore della commercializzazione di autovetture di lusso di origine comunitaria. Le attività operative odierne, con l’impiego di oltre 200 finanzieri, sono state eseguite nelle provincie di Isernia, Frosinone, Latina, Caserta, Salerno, Milano e Macerata. Le investigazioni condotte dalle fiamme gialle del capoluogo Pentro, caratterizzate sin dall’inizio da una stretta sinergia con l’Agenzia delle Entrate di Isernia, hanno permesso di disarticolare una “mega” frode in danno dell’Unione Europea e dell’Italia, messa in atto da un consolidato gruppo criminale che operava con base stabile in Italia e proiezioni internazionali. La frode, in sostanza, si è fondata sull’utilizzo di sofisticate tecniche di falsificazione che sfruttavano le “falle” dei sistemi di controllo adottati dall’Agenzia delle Entrate e dal Ministero dei Trasporti.

L’articolata attività di polizia giudiziaria, che si differenzia da altre operazioni investigative condotte sul territorio nazionale nello specifico settore per la completa ricostruzione della filiera criminale, ha permesso di tracciare l’intero percorso di frode (dalla falsificazione documentale all’evasione transnazionale dell’I.V.A. intracomunitaria non versata).

All’esito delle indagini è stato possibile disvelare un consolidato sistema criminale che ha portato all’individuazione di:

1576 autovetture di lusso, illecitamente nazionalizzati (tra cui Ferrari, Porsche, Maserati, Bentley, Jaguar, oltre ad una moltitudine di Mercedes, Audi, BMW, Land Rover); - € 7.499.220,05 di I.V.A. evasa
€ 51.572.268,86 di imponibile relativo all’emissione di fatture soggettivamente e/o oggettivamente inesistenti
167 persone fisiche coinvolte a vario titolo
159 concessionarie auto italiane coinvolte
9 società estere coinvolte.

Oltre ad una miriade di aziende minori di varia provenienza geografica (Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Abruzzo, Marche, Sicilia, Puglia e Molise), è stata rilevata la presenza di due grossi gruppi commerciali operanti rispettivamente nel Lazio e in Campania, risultati contigui con gruppi della criminalità organizzata (esponenti del clan dei casalesi operanti nel basso Lazio e clan camorristici dell’area vesuviana e nocerino-sarnese).

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