Avrebbe dovuto firmare tutti i giorni in caserma a Marchirolo ma dormiva in ospedale a Busto Arsizio: arrestato dalla volante del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio.
L’uomo, un italiano di 50 anni che fino allo scorso agosto abitava a Busto, è un volto noto agli Agenti del Commissariato di via Foscolo che in due occasioni, tra agosto 2018 e lo scorso mese di giugno, lo avevano arrestato per resistenza e lesioni a pubblici ufficiali: nel primo caso aveva aggredito i vicini di casa con un coltello da cucina a mezzaluna e una cinghia, nel secondo la dipendente e i clienti di un bar, contro i quali aveva lanciato bicchieri e suppellettili prima di scagliarsi contro gli Agenti intervenuti in entrambe le occasioni.
Lo stesso individuo, tra l’altro, era stato identificato come quello che nel mese di luglio 2018, senza alcun motivo, aveva insultato e lanciato oggetti contro le commesse di una gelateria di piazza Garibaldi.
Dopo la convalida dell’ultimo arresto al cinquantenne, psichicamente instabile e dedito al consumo di alcool, era stato imposto di presentarsi quotidianamente in Commissariato per firmare ma, dall’inizio di settembre, era stato autorizzato a spostare il proprio domicilio in un comune ai confini con la Svizzera e quindi ad adempiere all’obbligo di firma presso la più vicina Stazione Carabinieri.
Misura che l’uomo aveva rispettato per pochi giorni, facendo poi perdere le tracce e così inducendo il Magistrato che lo deve giudicare a disporre la custodia cautelare in carcere. Misura che è stata eseguita ieri dalla volante che, in occasione di recenti interventi, aveva notato la sua presenza nei corridoi dell’ospedale.
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