Tra qualche giorno, come tutti i percettori del reddito di cittadinanza, avrebbe ricevuto la "ricarica".
E invece d’ora in poi la sua card resterà a secco.
Percepiva il reddito di cittadinanza da ormai diversi mesi, il beneficio, però, era frutto di dichiarazioni mendaci.
Pur di intascare il reddito (pensione) di cittadinanza, che non gli spettava, un settantenne ha pensato bene di dichiarare dati non veritieri.
Unico componente del nucleo familiare aveva, infatti, attestato di non avere altri redditi, ma solo una pensione sociale. In pratica si è ben guardato di dichiarare le proprietà immobiliari e così ha ottenuto una certificazione Isee alterata, ma idonea ad ottenere il reddito di cittadinanza. Il beneficiario in questione infatti è stato “smascherato” dai militari della Guardia di Finanza del Gruppo Rimini che dal mese di settembre scorso hanno avviato una mirata analisi dei dati sui percettori del beneficio residenti nella provincia.
L’uomo in sostanza ha “dimenticato” di essere proprietario di un albergo (attualmente non attivo) del valore commerciale stimato pari a oltre 800.000 € e, per evitare eventuali controlli, ha dichiarato di essere residente presso un’abitazione non di proprietà.
Requisiti patrimoniali che, di fatto, non avrebbero consentito all’uomo di percepire il sussidio.
Ulteriori verifiche scattate a cura delle Fiamme Gialle hanno accertato che l’anziano usufruiva dal 2017, indebitamente, già di altre prestazioni sociali, erogate sempre dall’INPS.
Il responsabile è stato segnalato alla competente Autorità Giudiziaria e agli uffici INPS per la revoca immediata del beneficio e per il recupero delle somme indebitamente percepite.
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