Mattinata di ricordi, nella prima lezione dopo la pausa natalizia, all’Unitre di Lodi: al centro dell’attenzione degli studenti, infatti, è stata la figura del fotografo Franco Razzini, grande testimone della Lodi degli ultimi cinquant’anni.
Sono stati l’architetto Mario Quadraroli e Paola Negrini, della Fondazione Banca Popolare di Lodi, a presentare questo grande fotografo che, attraverso un grande numero di immagini, ha tracciato una testimonianza che, per molti, è stato un vero e proprio “Amarcord”.
“Abbiamo avuto modo di incontrare Razzini in occasione della mostra realizzata dalla Fondazione per i cinquant’anni della sua lunga carriera - ha raccontato Paola Negrini - e, vedendo la quantità di materiale realizzato da Razzini, abbiamo pensato di realizzare un archivio fotografico, accessibile a tutti via web sul sito della Fondazione stessa. Si tratta di oltre due mila immagini tutte classificate, suddivise in varie cartelle”.
Nato a Lodi nel 1930, Franco Razzini ha da sempre sviluppato una grande passione per la fotografia.
Ha partecipato dagli anni Sessanta a mostre e concorsi internazionali, ottenendo sempre grandi riconoscimenti.
Nel 1977 la Fédération Internationale de l’Art Photographique lo ha insignito della prestigiosa onorificenza E.F.I.A.P, mentre nel 1998, al Gran Premio del Cinquantenario della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche di Ivrea ha vinto il primo premio per le sezioni bianco e nero e reportage.
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