“In commissione sanità abbiamo chiesto all’assessore Gallera se qualcuno contatta, avverte e mette in quarantena i contatti delle persone malate Covid-19 e ci ha risposto di no, perché oggi tutti i lombardi sono a casa. Non è così, ovviamente, perché ci sono tante persone che devono uscire per andare al lavoro. La risposta di Gallera significa una cosa sola, che la Regione Lombardia non ha sotto controllo i luoghi di lavoro.”
Lo dichiara la consigliera regionale del Pd Carmela Rozza, facendo riferimento alla seduta di commissione sanità, durante i quali i consiglieri del Pd e delle altre opposizioni hanno rivolto diverse domande all’assessore.
“Oggi – continua Rozza - la Regione Lombardia non ha un’infrastruttura di medici e operatori, in seno alle ATS, che verifichino le condizioni delle persone venute in contatto con i malati Covid-19. Chi non può restare a casa e deve uscire per lavoro e sviluppa i sintomi viene invitato dall’ente o dall’azienda a rimanere a casa, ma non c’è nessuno che si faccia carico di raggiungere e informare i suoi contatti, soprattutto i colleghi, non dico per fargli il tampone, ma almeno per metterli in quarantena, per fermare la propagazione del virus. Ma come possiamo pensare di riaprire se manca il minimo indispensabile per fermare il contagio? Fontana e Gallera non ci vengano a raccontare delle quattro D, perché qui manca l’inchiostro per scrivere la A, la B e la C! Riceviamo un sacco di segnalazioni di persone impiegate nei settori strategici che sono rimaste a casa per i sintomi Covid, su indicazione del datore di lavoro o per senso di responsabilità, e non gli viene nemmeno fatto il tampone. Qui manca ancora il minimo indispensabile per poter pensare alla fase 2.”
Lo dichiara la consigliera regionale del Pd Carmela Rozza.
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