Ieri, personale della Squadra Mobile di Varese, in ottemperanza all’Ordine di Esecuzione per la carcerazione di una donna dominicana di 57 anni, residente a Varese, condannata a 4 anni di carcere e 5 anni di interdizione dai pubblici Uffici, ha proceduto al suo arresto, associandola alla casa Circondariale di Como.
Tale Ordine è stato spiccato a seguito di sentenza emessa nell’ambito di procedimento penale instaurato nel 2016, le cui indagini, eseguite dalla locale Squadra Mobile, avevano portato a deferire la donna per il reato di sfruttamento della prostituzione minorile, a seguito del coinvolgimento di una minore, allora diciassettenne, dominicana, che si era rivolta alla sua connazionale, sapendo che esercitava la prostituzione, proprio al fine di intraprendere tale attività.
Le due donne si erano dunque accordate per un periodo di convivenza, durante il quale la minore si sarebbe prostituita all’interno dell’appartamento della donna, la quale avrebbe percepito parte dei proventi, a titolo di corresponsione di affitto.
Nel periodo successivo, la ragazzina aveva esercitato regolarmente il meretricio, cedendo il danaro alla sua connazionale.
L’attività di prostituzione sopra descritta era stata portata alla luce dagli operatori della Squadra Mobile che avevano posto in essere un’indagine volta al contrasto di tale fenomeno. Nell’occasione, previa consultazione dei giornali di annunci hot, si erano finti clienti presentandosi alla porta di alcuni appartamenti individuati come luoghi di prostituzione.
Dopo aver suonato al campanello dell’abitazione della donna poi tratta in arresto, si erano ritrovati alla presenza della minore in abiti succinti.
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