“Ci vogliono screening regolari e programmati, ma anche strutture dedicate. Condividiamo le preoccupazioni di Uneba sulla gestione e il monitoraggio degli anziani ricoverati nelle case di riposo, però vogliamo sottolineare che la Regione Lombardia che a marzo ha trasformato le Rsa in luoghi di morte, oggi le continua a lasciare in una situazione assai scomoda, non avendo ancora approntato strutture adeguate. Le persone infette non possono rimanere nelle case di cura che non sono adeguatamente attrezzate e il personale che cura i pazienti positivi non può curare anche gli altri. I reparti infettivi sono fatti apposta per essere isolati dagli altri. Ci auguriamo che il caso della Quarenghi rimanga un caso a sé, ma purtroppo non possiamo escluderlo”.
Lo dichiara la consigliera regionale del PD Carmela Rozza intervenendo in merito alla gestione dei pazienti sintomatici delle case di riposo e alle dichiarazioni rilasciate da Uneba Lombardia.
Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per...
E' accaduto nel Cremonese; le forze dell’ordine stanno...
Un uomo di 57 anni di Vescovato ha improvvisamente perso...