Nel corso dell’attività di vigilanza lungo i confini italo-svizzeri e di controllo del territorio svolta sui comuni a ridosso del confine, i militari della Guardia di Finanza di Gaggiolo hanno svolto un’importante operazione nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti messo in atto da marocchini all’interno delle zone boschive a cavallo tra la Provincia di Como e quella di Varese.

In tale contesto, si inquadra l’operazione CARLO’S WOOD - che prende il nome dal “capo” della banda di spacciatori. Quest’ultimo, infatti, si faceva chiamare dai clienti “CARLOS”.

L’attività appena ultimata è partita dall'individuazione di alcuni assuntori di droga che si recavano nelle zone boschive a cavallo tra Malnate (VA) e Cagno (CO), per acquistare varie tipologie di stupefacenti, tra cui cocaina ed eroina.

L’attività investigativa ha portato, poi, all’individuazione di un gruppo di marocchini dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti, all’interno della zona boschiva posta tra i comuni di Cagno (CO), Albiolo (CO), a cavallo con altri comuni confinanti del “varesotto”.

Gli accertamenti condotti dai finanzieri hanno permesso di riscostruire tutte le cessioni di stupefacenti effettuate dagli spacciatori, quantificando lo stupefacente consumato in 1,1 chili di eroina, 3 chili di hashish e oltre 300 grammi di cocaina, per un valore complessivo della vendita al dettaglio di circa 100.000 euro.

Decisiva è stata, infine, la registrazione ottenuta con una telecamera montata dai finanzieri, che ha permesso di incastrare i due principali responsabili del gruppo di spaccio, Z.D., di 30 anni e Z.A., di 35, quest’ultimo (detto CARLOS”), riuscendo contestualmente a sequestrare 500 grammi di hashish abilmente occultato.

Nel corso della perquisizione effettuata dai i militari presso l’abitazione di Z.A. sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 15 telefoni cellulari utilizzati dal soggetto per contattare i fornitori ed i clienti. L’arrestato, dopo le attività di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Como.