Era stato soprannominato il comandante 'mangione' perché in cambio di favori di vario genere si faceva pagare con beni di consumo
Si tratta del comandante della Polizia Locale di Ponte Tresa in provincia di Varese, finito agli arresti domiciliari dopo una lunga e delicata indagine svolta dalla Guardia di Finanza.
L'uomo sfruttava la sua posizione di rilievo per ottenere favori di vario genere, chiudendo un occhio nei confronti di ambulanti ed esercenti alle prese con le norme per l'esercizio della loro attività.
La vicenda andava avanti ormai da anni ed ha messo nei guai anche quattro operatori locali accusati di corruzione: devono presentarsi alla polizia giudiziaria.
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