Seconda lezione dell’anno accademico 2020-2021 per l’Unitre di Lodi.
Al cinema Fanfulla di viale Pavia un centinaio di studenti hanno seguito l’interessante tema della mattinata: “L’età dell’idrogeno: una vita virtuosa post Covid”.
Relatore di questo interessante argomento è stato Giovanni Ditta, chimico ambientalista con molti interessi letterari e artistici.
“È un titolo un po’ strano che appartiene al futuro e non al nostro passato - ha esordito Ditta, mostrando alcune immagini.
Partendo dal momento nel quale il coronavirus partito, il relatore si è chiesto che mondo avesse trovato: mondo con molti problemi e poche soluzioni, ma ha trovato una società che non aveva ancora trovato la soluzione al riscaldamento globale.
In dicembre in Australia incendi devastarono questo continente, ma non era una novità anche in Amazzonia gli incendi devastarono il territorio, come aveva testimoniato anche l’astronauta Palmisano.
Ancora adesso in California non riescono a domare il fuoco.
E poi gli eventi estremi, in Piemonte proprio qualche giorno fa inondazioni hanno provocato anche vittime.
Ma la cosa più grave è il disfacimento dei ghiacciai, che interessa persino l’Himalaya causato dalle temperature sempre più alte, con il pericolo che l’acqua del mare si possa alzare, minacciando molte popolazioni e attentando alla biodiversità”.
Qual è la causa di tutto questo: i gas serra.
Noi viviamo perché respiriamo e consumiamo il glucosio ma emettiamo l’anidride carbonica: quindi noi stessi ne siamo produttori. Fino a qualche tempo fa quello che noi produciamo era compensato dalle piante.
Con la rivoluzione industriale abbiamo cominciato a bruciare carbone, petrolio e altro, con ciminiere industriali, traffico urbano e aereo, trasporti marittimi, riscaldamento domestico e allevamenti intensivi abbiamo aumentato questo effetto.
“Questa è una realtà inconfutabile” ha sottolineato il relatore
Ma cosa si può fare? Puntare sulle energie rinnovabili con lo sviluppo sostenibile, come ad esempio i campi eolici in alto mare, sfruttando il vento. Il professor Ditta ha poi illustrato altri numerose soluzioni, come i pannelli fotovoltaici, gli specchi solari e il calore endogeno che possono aiutare a cambiare la situazione attuale.
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