"Dagli organi di informazione non risulta che sia stata disposta la proroga del superbonus benchè da tempo e da più parti la si caldeggi.
Amministratori di condominio e tutti i professionisti (commercialisti, avvocati, termotecnici), ad una voce hanno fatto presente che la necessaria sospensione e il rallentamento delle attività produttive hanno da ultimo con modalità diverse, a seconda della regione, di fatto impedito il ricorso al cosiddetto superbonus, che avrebbe dovuto nelle intenzioni iniziali esposte sin da marzo, costituire un importante volano per l’economia.
Si è infatti discusso sulla durata della proroga ( 2021, 2022, 2023 ) ma non sulla sua necessità sicchè sorprende che le autorità e le istituzioni non abbiano preso alcuna posizione in proposito. Non c’ è chi non veda, come allo stato la misura del superbonus sia rimasta sostanzialmente lettera morta sia per le difficoltà oggettive legate alla pandemia sia per quelle legate all’economia ( il problema della liquidità non è certo scomparso…. ) sia per le difficoltà interpretative che i decreti attuativi se e quando emessi non sono riusciti a fugare.
A questo proposito i professionisti hanno rivolto più appelli alle istituzioni senza peraltro incontrare un concreto riscontro. Se è vero che il superbonus incide sull’economia e in particolare sulla svolta verde della stessa, nonché sulla vita delle imprese, dei dipendenti delle imprese e delle loro famiglie, ne consegue che è indispensabile disporre una proroga strutturale e meditata dello stesso, diversamente rimanendo la misura null’altro che una astratta enunciazione priva di effetti concreti se non addirittura controproducenti.
Si confida in un intervento sul punto che dia concretezza all’istituto così tanto propagandato e chiarimenti sull’applicabilità della norma".
Lucia Rizzi
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