"Sulle ipotesi di ampliamento delle centrali elettriche di Tavazzano/Montanaso e Turano/Bertonico continua a mancare un dibattito esteso a tutto il territorio, con il coinvolgimento di enti locali, cittadinanza e parti sociali ed una attenzione a tutti i numerosi aspetti da approfondire, senza limitarsi esclusivamente al tema delle compensazioni economiche. I richiami che abbiamo più volte rivolto negli ultimi mesi alla Provincia perché assumesse finalmente un ruolo di coordinamento, garantendo la diffusione delle informazioni e favorendo la partecipazione, sono purtroppo stati ignorati e l’istruttoria dei due progetti è proseguita sino ad avvicinarsi ai passaggi decisivi senza che l’argomento abbia trovato una sede di confronto adeguata alla portata della questione, che riguarda l’intero Lodigiano e solleva importanti interrogativi legati alle ricadute di questi interventi sull’ambiente e sulla salute.
Mercoledì 27 gennaio è in programma una riunione dedicata all’esame della convenzione che regolerà i rapporti tra la proprietà della centrale di Tavazzano/Montanaso e le amministrazioni dei Comuni contermini, individuati in base ai criteri stabiliti dalla Legge Marzano. Allo stesso modo si procederà successivamente per la centrale di Turano/Bertonico. E’ invece necessario andare oltre questo momento ed estendere il dibattito, per mettere l’opinione pubblica lodigiana al corrente delle caratteristiche dei progetti ed avviare una riflessione complessiva, che tenga conto di tutti gli elementi in gioco.
Questo atteggiamento sbrigativo di arrivare alla conclusione senza avere svolto in modo opportuno tutte le istruttorie relative (per esempio) ai saldi ambientali degli interventi sulle centrali è fuorviante ed espone il sistema degli Enti Locali al giudizio negativo dei cittadini, che in questa situazione possono essere portati a pensare che i Comuni siano solo in attesa di godere dei benefici economici dei meccanismi di compensazione previsti dalla legge. Bisogna invece invertire la marcia rispetto a questa brusca accelerazione, che rischia di far passare l’immagine di un sistema delle istituzioni locali disposto a scambiare le garanzie sulla salute dei cittadini con un indennizzo economico.
E’ una impostazione sbagliata, che non riflette la posizione di responsabilità dei Comuni, che mercoledì sicuramente torneranno a rappresentare la necessità di ottenere quelle informazioni che sino ad ora non sono state date.
Il confronto del 27 gennaio deve servire a ristabilire un corretto e proficuo rapporto con il territorio, individuando le modalità per avviare tutte le più opportune ed approfondite valutazioni di carattere preliminare. Il tipo di istruttoria sui progetti che riteniamo indispensabile, caratterizzato da un ampio coinvolgimento e sino a dora mancato nei 16 mesi trascorsi da quando le proposte di intervento sono state presentate, può trovare spazio nelle prossime settimane: si tratta solo di dimostrare di avere la volontà di favorire un’opera di chiarimento e portare il confronto sul terreno di una piattaforma locale".
Partito democratico della Provincia di Lodi
Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per...
E' accaduto nel Cremonese; le forze dell’ordine stanno...
Un uomo di 57 anni di Vescovato ha improvvisamente perso...