È in ripresa nei primi due mesi del 2021 l’attività di gestione delle crisi da sovraindebitamento complice, da un lato, le novità normative che hanno ampliato la platea dei beneficiari, dall’altro, l’incertezza sulla proroga dei termini stabiliti della legislazione di emergenza, come la sospensione dei mutui, del pagamento delle cartelle esattoriali, il blocco sfratti e dei licenziamenti.
Il 2021 si apre, dunque, con un incremento del deposito delle domande per la gestione delle crisi da eccesso di debito e si intravedono i primi casi di “sovraindebitamento familiare” e di esdebitamento del debitore totalmente incapiente (nuove figure introdotte dalla Legge di Conversione n.176/2020 del Decreto Ristori del 28 ottobre 2020).
La ripresa: confrontando i mesi di gennaio e febbraio 2021, con gli stessi mesi dell’anno precedente, l’incremento delle domande è pari a +30%. Se guardiamo in dettaglio gli incrementi abbiamo +50% (gennaio 2021 su gennaio 2020) e + 17% (febbraio 2021 su febbraio 2020). Si tratta di un’inversione di tendenza: il 2020 si era chiuso con un calo del 53% del ricorso al servizio di gestione delle crisi da sovraindebitamento, anche a seguito delle misure emergenziali che hanno caratterizzato l’anno 2020 in risposta alla crisi pandemica.
Per provincia: se analizziamo le istanze con il criterio della competenza territoriale del Tribunale che provvede all’omologa del Piano di rientro proposto dal debitore: a Monza e Brianza l’incremento nei primi due mesi del 2021 è del 167% (totale 8 istanze nel 2021 rispetto a 3 del 2020); Como in crescita del 150% (totale 5 nel 2021 rispetto a 2 del 2020); Lodi del 100% ( totale istanze 2 nel 2021 rispetto a 1 nel 2020), Milano del 75% (totale 7 istanze nel 2021 rispetto a 4 del 2020), Busto Arsizio del 50% (totale 6 istanze nel 2021 rispetto a 4 del 2020). A Cremona si registrano 2 istanze nei primi due mesi del 2021 su 0 casi perché l’attività è stata avviata da poco. Non si registrano incrementi significativi nei primi due mesi del 2021 a Lecco, Varese, Sondrio, Pavia.
L'Organismo per la gestione delle crisi da sovraindebitamento e per la liquidazione del patrimonio della Camera Arbitrale di Milano si occupa da 4 anni delle crisi da eccesso di debito del consumatore, della impresa minore (sotto soglia fallimentare) e di realtà specifiche come l’impresa agricola, la start up o le associazioni professionali. Opera per conto delle Camere di Commercio di Como-Lecco, Cremona, Milano MonzaBrianza Lodi, Pavia, Sondrio, Varese ed è iscritto al n. 80 del Registro degli Organismi tenuto dal Ministero della Giustizia. L'OCC è un ente terzo, imparziale, indipendente.
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