Il laboratorio SMeL del PTP Science Park di Lodi ha ricevuto il nulla osta per l’inserimento nella rete regionale dei laboratori per la ricerca delle varianti di SARS-CoV-2, al fine di identificare attraverso il sequenziamento le varianti del virus attualmente note o non ancora conosciute.
Mutazioni del virus Sars-CoV-2 sono state osservate in tutto il mondo fin dall’inizio della pandemia.
Mentre la maggior parte delle mutazioni non hanno un impatto significativo, alcune possono dare al virus caratteristiche di virulenza e infettività differenti, come ad esempio un vantaggio selettivo rispetto alle altre varianti attraverso una maggiore trasmissibilità, una maggiore patogenicità, con forme più severe di malattia, o la possibilità di aggirare l’immunità precedentemente acquisita da un individuo.
In questi casi diventano motivo di forte preoccupazione e devono essere monitorate con attenzione.
In particolare presso il laboratorio SMeL del PTP Science Park di Lodi, dove attualmente vengono processati in media oltre 700 campioni al giorno con una capacità analitica di 1600 campioni al giorno, si è in grado di effettuare in campioni risultati positivi un pre-screening rapido per l’identificazione delle varianti conosciute (Inglese, Sud-Africana, Brasiliana).
In tutti i casi in cui ci sia il sospetto di essere in presenza di una variante ad elevata trasmissibilità, o che determini maggiore gravità, è inoltre possibile procedere all’intero sequenziamento del gene “S” codificante la proteina Spike.
PTP Science Park ancora una volta mette a disposizione le sue competenze tecnico scientifiche per supportare il territorio nella gestione della emergenza pandemica.
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