Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Comando Provinciale di Lodi, nell’ambito dell’operazione denominata “BOMBER”, hanno eseguito perquisizioni e sequestri sul conto di vari soggetti indagati nell’ambito di un contesto investigativo, coordinato dalla locale Procura della Repubblica, riguardante l’illecita somministrazione di farmaci e sostanze dopanti e l’esercizio abusivo della professione medica.
Le indagini, condotte dai militari del Gruppo di Lodi muovendo dall’approfondimento di informazioni tratte dalla rete internet, hanno portato a rilevare, dapprima, che un personal trainer lodigiano dispensava mirati piani alimentari e specifiche diete a bodybuilder agonisti, attività, questa, permessa solamente alle figure professionali dei dietisti, dietologi e nutrizionisti e per la quale non disponeva di alcun titolo abilitante.
Gli ulteriori, approfonditi sviluppi investigativi hanno, altresì, disvelato le condotte criminali di otto soggetti, localizzati nel lodigiano e nel milanese, dediti al commercio illegale di sostanze dopanti-anabolizzanti.
In particolare, gli indagati, tra i quali figurano il personal trainer ed un farmacista della provincia di Lodi – il quale permetteva, senza alcun limite e per finalità criminali, l’approvvigionamento di farmaci in assenza della ricetta medica – hanno procacciato e ceduto, ad atleti agonisti gravitanti nel mondo del bodybuilding e delle palestre, steroidi anabolizzanti quali il nandrolone, il boldenone, il testosterone e la somatropina “GH”.
In tal senso, i predetti risultano avere acquisito un numero crescente di atleti “clienti”, attratti dalla prospettiva di miglioramento delle proprie prestazioni fisiche, inducendoli all’uso di sostanze illegali e conseguendo, così, rilevanti profitti illeciti.
Il pagamento del denaro per l’acquisto di sostanze dopanti era schermato attraverso fittizie consulenze sportive.
All’esito delle indagini, i responsabili sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Lodi per i reati di “Utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti”, “Esercizio abusivo della professione medica”, “Ricettazione” e “Somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica” e, su disposizione della menzionata Autorità Giudiziaria, sono stati sottoposti a perquisizione.
Quest’ultima attività – a conferma della ricostruzione investigativa effettuata – si è conclusa con il sequestro, nel complesso, di oltre 470 pastiglie e fiale contenenti sostanze dopanti-anabolizzanti del tipo winstrol, testosterone, somatropina “GH” e nandrolone, nonché di 6 grammi di hashish e 5 grammi di marijuana.
In relazione alle sostanze stupefacenti rinvenute, i responsabili sono stati segnalati in via amministrativa, quali consumatori, alla competente Prefettura.
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