“La Lombardia è la regione dove si produce circa il 45% del latte nazionale, l'alimento più consumato al mondo e alla base di una corretta e sana alimentazione adatta a tutte le età oltre ad essere anche uno dei principali fattori di sviluppo sociale ed economico. Per queste ragioni Confagricoltura Lombardia – ha esordito il presidente Riccardo Crotti – si unisce alle celebrazioni che, su indicazioni della Fao, hanno fatto del primo giugno di ogni anno una giornata mondiale dedicata proprio al latte. Considerando però il particolare momento che stiamo vivendo, caratterizzato dalla pandemia, e dal quale speriamo di uscire rapidamente, vorrei dedicare questa giornata anche agli allevatori e alle loro famiglie per tutti i sacrifici che compiono quotidianamente per rifornire le tavole dei consumatori con il prodotto delle loro fatiche. Il comparto lattiero caseario lombardo – prosegue Crotti – è uno dei settori trainanti l'agricoltura lombarda e nazionale. Esso alimenta, oltre ad una importante filiera per la sua lavorazione e distribuzione, anche un’industria di trasformazione casearia di prim'ordine in grado di rappresentare alcune delle migliori eccellenze nazionali nel settore dei formaggi dalle più svariate caratteristiche qualitative e di altissima qualità”.
La produzione lattiero casearia, con tutte le sue innumerevoli sfaccettature, è una componente fondamentale dell'agroalimentare lombardo ed italiano e in quanto tale svolge una funzione economica non solo per i produttori ed i trasformatori, ma anche per l'intera economia lombarda e del Paese.
“In questa giornata – sottolinea Crotti – desidero evidenziare due aspetti: la crescente importanza socio-ambientale della produzione di latte che va ben oltre, nelle attese della società, del primario ruolo di fornire ai cittadini e ai consumatori un alimento di base e a costi estremamente contenuti. Il secondo aspetto – aggiunge il presidente – deve essere dedicato alla questione economica, in quanto produrre latte è difficile e costoso. In questa giornata, che viene celebrata anche da chi il latte lo trasforma, chiedo che si possa avviare un percorso di redistribuzione in modo equo lungo tutta la filiera dei ricavi che derivano dalla commercializzazione di prodotti di eccellenza. Infine, un pensiero è rivolto agli aspetti legati alla comunicazione, uno degli elementi fondamentali nella società moderna: “Il latte, ingiustamente, è uno dei prodotti alimentari più colpiti da forme comunicative poco attendibili per non dire tendenziose, così come alcuni aspetti legati all'allevamento del bestiame. Per questo motivo – conclude il presidente Riccardo Crotti – occorre che chi si occupa professionalmente di comunicazione venga, a sua volta, adeguatamente informato perché solo in questo modo sarà possibile trasferire le informazioni corrette all'utente finale”.
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