La Sezione latte di Confagricoltura Lombardia, sotto la guida del presidente dell'Organizzazione Crotti, ha analizzato a fondo la situazione attuale del mercato del latte e derivati, piuttosto frizzante ed in ripresa negli ultimi mesi, ma con una situazione negativa per i produttori nazionali, con quotazioni non rispondenti alla reale situazione ed ai loro costi di produzione schizzati a livelli insostenibili, soprattutto per i carburanti ed i cereali.
Temi questi che sono stati portati all’attenzione della politica ai massimi livelli dal presidente regionale Riccardo Crotti, sia regionali che nazionali, con la costituzione di specifici tavoli di lavoro.
I cui incontri sono proseguiti, prima a Roma, con l’interessamento del ministro delle politiche agricole Patuanelli, e poi a Milano con quello dell’assessore all’agricoltura Fabio Rolfi.
Il comparto, che pure a livello commerciale, ha assorbito bene il lockdown ed il periodo successivo di ripresa, sta mettendo sotto pressione i produttori, molti dei quali, stanno ricevendo un prezzo per il latte conferito all’industria inferiore ai loro costi di produzione. E questo da alcuni mesi.
Ad oggi i corrispettivi per il latte conferito all’industria sono ancora sui livelli intorno ai 37 – 38 centesimi, mentre il latte spot si aggira sui 41 centesimi ed i costi di produzione pure sui 41 centesimi.
Dato quest’ultimo indicato dalla IDF. Per cui la richiesta portata avanti con il consenso sia del ministro Patuanelli che dell’assessore Rolfi, relativa ad un patto di filiera che porti ad un aumento del prezzo alla stalla di tre centesimi, sarebbe del tutto legittima ed in linea con le indicazioni attuali del mercato.
Ma nonostante lo sforzo dei produttori e della politica, non ha trovato ancora riscontro in fatti concreti. Crotti ha ricordato alla sezione latte che Confagricoltura Lombardia, in occasione dei vertici con la politica e la controparte, è stata l’unica a formulare proposte concrete contenute in un documento scritto in cui si indicava come via possibile per risolvere il problema del prezzo del latte la costituzione di un tavolo permanente con l’affidamento ad un ente terzo dello studio della dinamica dei mercati come base per intavolare accordi tra le parti.
Di fatto ad oggi le stalle continuano a chiudere e nel corso della sezione latte è stata presa in seria considerazione la possibilità di organizzare una manifestazione sindacale di protesta, meglio se unitaria, davanti alla sede di Asso-latte. Nel frattempo, Confagricoltura Lombardia continuerà il proprio impegno nel ribadire la posizione di tutela del Made in Italy e del lavoro quotidiano degli allevatori mantenendo stretti contatti con la controparte e con la politica al fine di addivenire ad un accordo giusto e responsabile nel rispetto delle parti.
Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per...
E' accaduto nel Cremonese; le forze dell’ordine stanno...
Un uomo di 57 anni di Vescovato ha improvvisamente perso...