Con l’operazione “Deep Connection” la Polizia postale italiana ha fermato un’organizzazione criminale transnazionale che produceva e scambiava materiale pedopornografico. I sette arrestati di questa mattina facevano parte di una comunità pedofila internazionale che operava attraverso le darknet, l’Internet sommerso utilizzato dalle comunità virtuali.
Tra gli arrestati un commerciante responsabile di abusi sessuali nei confronti di tre bambini tra i 4 e gli 8 anni, divenuto produttore e conseguentemente entrato nei vertici decisionali della comunità virtuale; un impiegato, divenuto produttore attraverso numerose pratiche di adescamento di minori online ed inquadrato tra i Vip per l’ingente apporto di materiale; un grafico, un imprenditore, un disoccupato, un impiegato e un militare statunitense quarantenne, tutti affiliati a pieno titolo al gruppo, da lungo tempo.
Le indagini, condotte per oltre tre anni dal Cncpo (Centro Nazionale per il contrasto della pedopornografia sulla rete Internet) del Servizio polizia postale e delle comunicazioni, sono state coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Roma e supportate dallo European Cybercrime Center di Europol.
Alle indagini hanno partecipato anche l’FBI statunitense e la Polizia australiana del Queensland che nel 2014 avevano arrestato un noto pedofilo australiano e i suoi vice capi di nazionalità olandese e danese; al pedofilo australiano faceva direttamente riferimento il gruppo italiano.
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