Chi era presente, ricorderà la scena. Chi non c’era, ricorderà le immagini trasmesse in televisione degli storni abbattuti a migliaia, sulle vie del centro di Roma, dai botti del Capodanno scorso.
Una strage da non dimenticare, secondo la Federazione italiana associazione diritti animali e ambiente che chiede ai sindaci di intervenire, con ordinanze mirate, per tutelare gli animali (e per ridurre le occasioni di assembramento nel pieno della quarta ondata pandemica) vietando l’utilizzo di articoli pirotecnici in occasione delle festività.
Possibile – si chiede in una nota la Federazione che riunisce oltre ottanta associazioni di protezione animale, grandi e piccole – che ogni anno si debba assistere, come minimo, al triste spettacolo dei feriti che intasano le unità di pronto soccorso nella notte di San Silvestro, alle morìe di animali selvatici come gli storni di Roma, alle conseguenze spesso letali della fuga o del panico indotto negli animali da compagnia solo perché qualcuno non rinuncia a baloccarsi con aggeggi pericolosi e rumorosi?
Ai sindaci, che ben conoscono le esigenze concrete dei propri territori, chiediamo di valutare interventi opportuni per evitare l’ennesimo scempio del buon senso a danno delle persone e degli animali.
Nell’immediato solo i primi cittadini possono prevenire o limitare i danni. A medio termine – sottolinea ancora la Federazione –stiamo studiando con gli uffici legali di Gaia animali e ambiente, Leidaa e Oipa un’iniziativa legislativa per disciplinare l’uso di articoli pirotecnici, nel rispetto della direttiva 2013/29/UE, e tutelare al meglio l’incolumità delle persone e degli animali.
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