Il benessere degli adolescenti passa anche attraverso sollecitazioni e proposte che vanno al di là della didattica tradizionale.
Come quelle offerte dai laboratori che stanno partendo in questi giorni in due scuole superiori di Lodi, promossi all’interno di Im-Patto Digitale, il progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e sostenuto anche dalla Fondazione Cariplo.
Nel corso dei tre anni questo progetto punta a fornire mille computer ai giovanissimi che non potrebbero altrimenti avere accesso ad Internet, cancellando il divario digitale, ma non si limita a questo.
Una fase ulteriore riguarda infatti la realizzazione di cinquanta laboratori nelle scuole superiori del territorio (Cfp e istituti tecnici) per un totale di mille ore di docenza.
Serviranno ad andare incontro ai bisogni dei ragazzi fragili e ad aiutarli ad acquisire nuove competenze, rafforzando anche la loro autostima.
I primi quattro sono ormai in fase di decollo e si svolgeranno a Lodi: due all’IIS Volta e due al Calam.
Nell’istituto scolastico di viale Giovanni XXIII, partiranno il laboratorio intitolato IOT, acronimo di Internet of things, che riguarderà elettronica, programmazione e micro controllori e il laboratorio intitolato English Drama, che vuole aiutare gli studenti a sviluppare un apprendimento emozionale ed affettivo della lingua inglese, migliorando pronuncia, comprensione e curando anche lo sviluppo personale ed emotivo.
Al Calam, il centro di formazione professionale che prepara parrucchieri e truccatori, invece, si terranno un laboratorio dal titolo Bellezza Social, che vuole incrementare le abilità tecniche degli alunni nella gestione di un’attività in ambito estetico e nella sua promozione via Internet e quello intitolato Galà della moda, che prevede di creare un evento in cui combinare le abilità tecniche dei percorsi scolastici con il mondo della moda.
I laboratori si svolgeranno un giorno alla settimana, per due ore nel pomeriggio e dureranno dieci settimane. Saranno gratuiti per i ragazzi e saranno aperti ad un massimo di 13 allievi.
La partenza dei quattro laboratori di Lodi, però, è solo l’inizio di un percorso che l’equipe che coordina il progetto Im-Patto Digitale ha avviato insieme all’Ufficio scolastico provinciale di Lodi e agli istituti del territorio.
Secondo i coordinatori l’obiettivo è quello di attivare le competenze dei ragazzi usando modalità laboratoriali e non la classica lezione frontale, facendo in modo che il ragazzino possa comprendere quali sono le sue abilità. In tal modo gli adolescenti potranno incontrarsi, trascorrere del tempo insieme fuori dall’0rario scolastico impegnati su progetti “positivi”.
“Queste iniziative ben rappresentano un’ulteriore dimensione del progetto Im-Patto Digitale, che è quella finalizzata all’incremento del benessere dei ragazzi, che è stato messo a rischio da questo periodo di incertezza causato dalla pandemia – sottolinea il presidente della Fondazione Comunitaria di Lodi, Mauro Parazzi -. Al di là dei computer e dei Poli di comunità, Im-Patto Digitale propone anche interventi di questo genere, che puntano al sostegno e al benessere delle nuove generazioni”.
Il progetto Im-Patto Digitale mira a contrastare la povertà educativa e il divario digitale realizzando azioni a potenziamento delle risorse degli alunni e dei percorsi di socializzazione e di apprendimento e offrendo anche alle famiglie incontri per rafforzare le loro competenze digitali. Tra le azioni figurano la fornitura di computer a chi non li possiede, la creazione di Poli di comunità dove i giovani possano incontrarsi e confrontarsi e appunto l’avvio di laboratori che seguiranno metodologie innovative, caratterizzandosi anche per la loro natura sperimentale.
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