“Noi avremo cura dei luoghi e attenzione per le persone che vi abitano. Ogni luogo ed ogni persona, perché la nostra città è fatta di tanti contesti urbani, ognuno con le sue peculiarità ed esigenze, e dei tanti volti che nella quotidianità fanno la vita di una comunità. Affermare che LODI SIAMO TUTTI significa anche questo: qualità dei servizi e degli spazi in ogni quartiere e partecipazione alle scelte”.

Così Andrea Furegato, candidato Sindaco per la coalizione di centrosinistra e formazioni civiche, presenta l’iniziativa “Patto per la Prossimità”, una proposta per il miglioramento degli spazi pubblici e il potenziamento dei servizi che coinvolgerà tutta la città in un progetto di sviluppo ambientale, architettonico e paesaggistico che nascerà dall’ascolto dei bisogni e delle aspettative rilevati “sul campo”, anche attraverso forme di consultazione permanente.

“Nel nostro disegno generale di riqualificazione della città - sottolinea Furegato - seguiremo l’obiettivo di una qualità diffusa a ogni zona, quartiere e frazione, sia per quanto riguarda la costante attività di manutenzione che per la progettazione di nuovi interventi. Vogliamo che ogni parte di Lodi possa avere l’opportunità di valorizzare le sue caratteristiche e la sua identità, non come agglomerati isolati, ma come parti di un insieme urbano che cresce con equilibrio e diventa sempre più accogliente e confortevole, oltre che più sicuro, perché spazi riqualificati diventano anche più vissuti e percepiti come propri dai residenti, generando forme spontanee di controllo di vicinato”.

In questa prospettiva avrà un ruolo centrale la partecipazione, che l’amministrazione comunale dovrà favorire con strumenti di confronto e di proposta ufficialmente riconosciuti ma snelli e di agile gestione.

“Da quando Lodi è stata privata dei Consigli di Zona, le istanze dei quartieri non hanno più avuto voce né rappresentanza - osserva Andrea Furegato - Forse per una realtà come la nostra quel modello era troppo impegnativo, ma è necessario ripristinare luoghi e momenti che favoriscano una relazione costante tra le varie aree della città e l’Amministrazione. Il modello a cui vogliamo fare riferimento è quello di Consulte in cui possano trovare modo di esprimersi le realtà associative, di aggregazione, di promozione culturale, di iniziativa imprenditoriale che contribuiscono a connotare l’identità di ogni singola zona, in un contesto di dialogo e di collaborazione che aiuti a produrre idee e realizzare interventi per migliorare la qualità della vita degli abitanti. Saranno organismi con funzioni consultive e di coordinamento, anche per la presentazione di istanze e proposte da portare all’attenzione dell’Amministrazione Comunale, per tutelare e promuovere gli interessi collettivi della comunità residente in ciascun quartiere. La partecipazione attraverso le Consulte sarà una parte di un sistema di servizi di prossimità nei quartieri: asili nido e servizi sociali decentrati, luoghi per lo studio e per lo smart working, spazi verdi. Un progetto stimolante e impegnativo, che sarà sviluppato e definito nel programma con cui ci presenteremo al giudizio dei lodigiani”.