In un momento di grande attenzione sul tema energetico (fonti, efficientamento e relativi consumi) la Presidente ANAPIC, Lucia Rizzi, rilancia la questione legata al teleriscaldamento.
Il teleriscaldamento, ai fini di una riduzione dell’inquinamento, potrebbe essere una ottima opportunità.
Da quanto si evince da una statistica effettuata dall’osservatorio privilegiato dell’ANAPIC, vi sono molti dubbi e poca chiarezza tra gli amministratori di condominio per procedere alla sostituzione degli impianti a gasolio con quelli a gas e o a teleriscaldamento.
Tale incertezza è dettata dalla mancata precisazione da parte del Comune di Milano dei termini per la presentazione burocratica dell’innovazione ( ad oggi risulterebbe il 7 aprile ) che, da quanto afferma la presidente ANAPIC, dovrebbe essere determinata in coerenza con le pratiche di cessione garantendo una possibile estensione sino a fine aprile.
La presidente ANAPIC denuncia una criticità dettata dalla normativa che prevede l’adduzione di linee di gas o di teleriscaldamento in transito verso proprietà terze che allo stato attuale non concedono le relative autorizzazioni per il transito delle stesse tubazioni.
Tale situazione, sovente si verifica in alcuni stabili con corti comuni a più proprietà ove difficilmente altri proprietari non permettono il transito delle tubazioni.
La presidente Rizzi chiede al Comune di Milano e alle istituzioni un chiarimento finalizzato alla semplificazione della problematica, per velocizzare la procedura burocratica e pratica per gli amministratori in funzione degli obblighi e delle finalità di miglioramento energetico e per la relativa conciliazione tra obblighi normativi di terzi che non ne consentono la realizzazione, considerando che entro il 2023 gli impianti a gasolio dovranno essere tutti sostituiti con il teleriscaldamento o il gas.
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