Aumento dei prezzi delle materie prima, crisi internazionale causata dalla guerra in Ucraina, costi dell'energia e malattie come aviaria e peste suina stanno mettendo in difficoltà le principali filiere zootecniche della Lombardia: avicoltura, suinicoltura e lattiero-caseario.
La Regione Lombardia istituirà una cabina di regia tecnica per studiare le migliori modalità di accesso al credito e alla liquidità per le aziende agricole lombarde. È quanto emerso dalla videoconferenza che si è svolta questa mattina, convocata dall'assessore regionale all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni di categoria, Finlombarda e l'Associazione bancaria italiana - commissione regionale Lombardia.
"Le banche, Ismea e Finlombarda - ha dichiarato l'assessore Rolfi - hanno già realizzato misure specifiche dedicate al comparto zootecnico. C'è la necessità di mettere a sistema tutte queste possibilità per le imprese agricole e pensare a ulteriori strumenti innovativi per combattere la contrazione di redditività che l'agricoltura lombarda sta vivendo. La Regione avvierà questo tavolo istituzionale permanente e ringrazio l'Abi Lombardia per la disponibilità dimostrata".
"Il comparto zootecnico lombardo - ha aggiunto l'assessore - sta alla base dei prodotti Dop più conosciuti e consumati al mondo. Liquidità e credito sono fondamentali non solo per garantire la sopravvivenza delle imprese, ma per pensare a ulteriori investimenti sul futuro per una delle colonne dell'agroalimentare italiano. La peste suina non è ancora arrivata in Lombardia, ma sta pesando in maniera forte sulle esportazioni; l'aviaria si è fatta sentire pesantemente soprattutto a Brescia, Cremona e Mantova con 55 focolai, ora tutti estinti, ma che hanno creato danni milionari. È urgente un intervento deciso".
"Il ministero - ha spiegato l'assessore - ha messo a disposizione a livello nazionale 30 milioni per il comparto avicolo e 50 per il sostegno alle imprese danneggiate dalla peste suina". "È chiaro - ha concluso Rolfi - che queste risorse non possono bastare e la Regione vuole attivarsi, al di là dei ristori, affinché le agevolazioni per l'accesso al credito e la liquidità abbiano ricadute concrete sul territorio".
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