I finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente emesso dal Tribunale capitolino, fino a concorrenza di oltre 39 milioni di euro, nei confronti di 19 società, nonché di venti persone fisiche indagate per frode fiscale.
Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle di Schio, hanno tratto origine dalla presentazione di un esposto, presso il Reparto, da parte di una badante attiva nell’altovicentino, la quale segnalava di essere stata costretta, da un dipendente di un’agenzia di Padova, a corrispondere una somma di denaro all’atto dell’assunzione e della percezione del primo stipendio.
I successivi accertamenti dei militari permettevano di far luce su una vasta frode fiscale che si celava dietro l’operatività di tale agenzia. Nonostante questa fosse il front office sul territorio per la fornitura di manodopera, le badanti erano formalmente inquadrate all’interno di Società Cooperative, con sede legale a Roma e operativa a Milano, ma di fatto inesistenti.
Le attività esecutive hanno permesso di sottoporre a misura cautelare reale 36 immobili ubicati nelle province di Lucca, Pistoia, Latina, Roma e Ascoli, 2 imbarcazioni da diporto, 3 autoveicoli di pregio, 27 partecipazioni societarie, 2 orologi di pregio e disponibilità finanziarie.
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