L’Osservatorio Giovani Agricoltori di Edagricole-Nomisma certifica che gli imprenditori agricoli under 40 sono i più predisposti nei confronti dell’innovazione, i più attivi nell’individuare soluzioni in grado di coniugare le ambizioni di sostenibilità con gli obiettivi di resa e redditività.
L’identikit Smart & Green del giovane agricoltore 4.0 arrivato alla seconda edizione, realizzato in collaborazione con Edagricole e Bayer attraverso una survey su un campione di 510 realtà produttive, è stato tracciato da Ersilia di Tullio di Nomisma alla Fieragricola di Verona in occasione dell’evento “La sostenibilità passa dall’innovazione” organizzato da Edagricole in presenza e in diretta facebook.
Il profilo che emerge è quello di una nuova generazione di imprenditori agricoli italiani competenti, interconnessi e aperti all’innovazione. In particolare è in forte crescita l’introduzione di tecnologie digitali nelle imprese condotte da under 40, applicazioni impiegate spesso come chiave per realizzare la transizione ecologica auspicata dal Green deal europeo e in particolare per la sfida più ambiziosa, ovvero quella della neutralità climatica e della mitigazione del climate change entro il 2035.
«Sono i giovani imprenditori – afferma Ersilia Di Tullio, Senior project manager di Nomisma – a trainare con forza l’agricoltura italiana verso il traguardo della transizione ecologica e digitale».
«Il nostro Paese– ammonisce la ricercatrice - deve però compiere un grande sforzo per rafforzare la presenza di giovani e risolvere il problema del ricambio generazionale del comparto primario».
Dallo studio emerge infatti che sono solo 53.322 imprese agricole condotte da giovani sotto i 35 anni su 700.869 imprese attive in Italia, pari al 7,6% (dati Movimprese al 31 dicembre 2021).
«L’indagine dell’Osservatorio Giovani agricoltori – commenta Marc Aupetitgendre, Country Head Italy & Greece di Bayer CropScience – mette in rilievo il grande impegno degli imprenditori italiani under 40 nel miglioramento delle filiere produttive».
«In particolare -aggiunge Aupetitgendre - l’attenzione alla gestione delle risorse idriche e del suolo attraverso gli strumenti digitali testimonia la consapevolezza del ruolo dell’agricoltura nella sfida della sostenibilità, con la necessità di coniugare produttività e tutela delle risorse naturali».
Ecco alcuni dei dati più significativi emersi dall’indagine:
Sale al 78% la percentuale di giovani agricoltori che utilizza una o più soluzioni di agricoltura digitale per migliorare la sostenibilità, la gestione aziendale e/o per valorizzare la qualità delle produzioni (erano il 45% un anno fa).
Il 27% del campione utilizza 3 o 4 tecnologie 4.0 e il 10% ha introdotto 5 e più sistemi hi-tech nella propria impresa agricola.
Il 40% impiega registri digitali per i trattamenti, il 33% macchine con guida assistita o semi automatica
Ma per oltre l’80% dei giovani imprenditori le tecnologie che contribuiscono di più a rendere sostenibile l’agricoltura sono i Dss (sistemi di supporto alle decisioni) per la difesa fitosanitaria, la sensoristica e le centraline meteo.
La loro attenzione alla qualità delle produzioni è testimoniata dalla presenza di certificazioni (produzione integrata, bio, globalgap, dop ecc) sul 68% delle imprese in cui sono coinvolti nella direzione.
Si tratta di una generazione aperta alle evoluzioni nel campo delle biotecnologie (74%) e alle soluzioni per la tutela del suolo e il risparmio idrico, ritenendoli gli obiettivi più importanti in ottica sostenibilità.
È stata Valeria Villani, titolare dell’azienda agricola Carlini di Gualtieri (Reggio Emilia) ad aggiudicarsi la seconda edizione del premio “L’agricoltura è giovane”, iniziativa collegata all’Osservatorio Giovani Agricoltori Edagricole-Nomisma, realizzata in collaborazione con Bayer.
Il tema del contest era: “La sostenibilità passa dall’innovazione”, con un’attenzione speciale dedicata all’ottica della carbon farming e delle corrette pratiche agronomiche in grado di mitigare il climate change. Villani è risultata la più votata sia nel voto digitale degli utenti del sito Terra e Vita di Edagricole che in quello del comitato di esperti.
Menzioni speciali per le altre 19 giovani realtà imprenditoriali emerse dall’edizione 2021 dell’Osservatorio, attive in diversi settori produttivi dalla frutticoltura ai seminativi fino alle colture orticole e alle bioenergie. «La nostra iniziativa – sostiene Lorenzo Tosi di Edagricole – mette in evidenza la competenza e la vivacità della generazione dei millennial, in grado di riqualificare le realtà che conducono grazie all’adozione di sistemi di precisione e di piattaforme digitali per ottimizzare l’obiettivo di guidare il processo produttivo, misurando in tempo reale gli effettivi risultati raggiunti in termini di resa, qualità e sostenibilità».
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