Si arricchisce il panorama politico per le prossime amministrative di primavera a Lodi.
Oggi pomeriggio è stata presentata ufficialmente la candidatura di Pietro Doca a sindaco della città, il quarto lodigiano che tenta la corsa a Palazzo Broletto.
E' a capo della lista civica 'Lodi è futuro' che già si era presentata cinque anni agli elettori, a sostegno però di Sara Casanova; ora, si è deciso di procedere diversamente.
Perchè ? Lo spiegano i componenti della lista in questo comunicato.
"Siamo un gruppo di cittadini, che a Lodi vivono, lavorano, fanno impresa, partecipano alla vita delle associazioni e delle relazioni sociali.
Cinque anni fa, con il desiderio di portare un contributo di vera impronta civica al dibattito su come migliorare la nostra bella città e la qualità di vita dei suoi abitanti, abbiamo deciso di impegnarci e di metterci a disposizione di un progetto di rinnovamento, scegliendo al ballottaggio di sostenere la candidatura di Sara Casanova.
Purtroppo, le aspettative di cambiamento, di partecipazione e di attenzione nei confronti dei bisogni dei lodigiani sono state deluse da una amministrazione comunale che è parsa distante, chiusa nel “palazzo” e incapace di tradurre in fatti concreti, giorno per giorno, le promesse con cui si era conquistata anche la nostra fiducia.
Nonostante ciò, la nostra voglia di continuare ad interessarci attivamente della città e di come viene amministrata non è venuta meno e le prossime elezioni comunali ci offrono l’opportunità di tornare a parlare del presente e del futuro di Lodi, questa volta con una nostra proposta autonoma, in una posizione di totale indipendenza da qualsiasi altro schieramento.
Siamo pronti a confrontarci con tutti e a presentare ai lodigiani le nostre idee su cosa significhi essere una “buona amministrazione”, vicina ai problemi delle persone nella quotidianità e capace allo stesso tempo di proiettare lo sguardo in avanti, per immaginare e costruire la Lodi di domani, sempre più moderna, più efficiente e attrattiva.
Nella campagna elettorale di cui già si avvertono i primi segni ci saremo quindi anche noi, lodigiani tra i lodigiani, senza etichette né rigide appartenenze: cercheremo di guadagnare prima l’attenzione dei cittadini e poi la loro fiducia, se le nostre proposte ed il nostro modo di porci li convinceranno che vale la pena metterci alla prova.
Ci aspetta in intenso lavoro, ma lo affronteremo con entusiasmo e serietà, come Lodi ed i lodigiani meritano".
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