Venerdì scorso, 8 aprile, il personale della Squadra Mobile della Questura di Lodi è intervenuto all'ospedale Maggiore di Lodi poiché una donna di 56 anni vittima di "violenza domestica" era stata ricoverata in seguito alle percosse ricevute dal suo compagno.
L'aggressione era avvenuta poco prima in un comune del cremonese.
La lite, nata per futili motivi, è poi degenerata fino a più gravi conseguenze che hanno costretto la donna ad essere trasportata in ambulanza al Pronto Soccorso, dove venivano riscontrate fratture alle costole, frattura al dito di una mano e un trauma cranico, con una prognosi di 30 giorni.
Dal racconto della donna sono emerse numerose violenze in ambito domestico, alcune anche gravi, che non aveva mai denunciato prima.
Solamente grazie ad un'opera di convincimento del personale sanitario e degli agenti della Polizia di Stato intervenuti, la donna ha trovato il coraggio di denunciare il suo compagno, raccontando anni di violenze, minacce e offese ricevute.
L'Autorità Giudiziaria di Cremona, tempestivamente avvisata dell'accaduto, ha provveduto a emettere, nei confronti dell'aggressore, coetaneo della vittima e residente nel milanese, un'ordinanza di allontanamento immediato dalla casa familiare e un divieto di avvicinamento alla donna che è stata collocata in una struttura protetta.
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