Si è svolta presso la sede del Consorzio di Bonifica Est Ticino-Villoresi una riunione alla presenza dei rappresentanti della Confagricoltura, delle Province di Milano, Lodi e Monza Brianza al fine di valutare le proposte da adottare per fronteggiare l’emergenza venutasi a creare a seguito della carenza idrica nel comprensorio tra i fiumi Adda e Ticino gestito dal Consorzio Villoresi.

La situazione è molto critica e deriva chiaramente da un lungo periodo caratterizzato da assenza di precipitazioni, che ha comportato una insufficiente alimentazione dei laghi e il conseguente abbassamento dei livelli degli stessi. La perdurante siccità di questa stagione, accompagnata anche da temperature sopra la media, hanno procurato un forte inaridimento dei terreni con conseguenti e maggiori sofferenze nell’accrescimento delle colture a semina primaverile.

La situazione idrica difficile in tutto il comprensorio è addirittura drammatica nel Lago di Como, che tramite il Fiume Adda, alimenta il Naviglio Martesana e il canale Muzza. Occorrerà monitorare settimanalmente la situazione per cercare di salvare una parte dei raccolti.  Le colture foraggere, infatti, hanno già visto dimezzare la loro produzione e non ci si può permettere di perdere anche le produzioni di mais.

In questa fase è fondamentale non sprecare neanche una goccia d’acqua, occorre valutare con tutto il mondo agricolo un razionamento dell’acqua per preservarla e poterla utilizzare nelle prossime settimane salvando così almeno una parte dei raccolti. Nel caso temuto che, in carenza di precipitazioni meteoriche il livello dei laghi, non renda compatibile tale previsione, sarà fondamentale attuare sui canali consortili razionalizzazioni nella distribuzione per tratti di canali e per periodi alterni.

“La nostra Organizzazione sta valutando la situazione” ha concluso Luciano Nieto, Commissario di Confagricoltura Milano Lodi e Monza Brianza “effettuando la conta dei danni che le colture hanno già subìto sino ad ora. Inoltre, abbiamo richiesto al Consorzio Villoresi di istituire un piano di emergenza nell’ipotesi in cui entro fine maggio la situazione non dovesse migliorare, costituendo una “rete informativa” per aggiornare le aziende agricole in tempo reale, anche sulla scorta delle informazioni che scaturiranno dal dialogo tra il Consorzio Villoresi stesso, la Regione e gli enti gestori dei bacini idroelettrici”.