Avrebbe stipulato quasi 500 contratti in Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia, accumulando crediti da Superbonus per 24 milioni di euro e monetizzandoli poi attraverso istituti di credito e intermediari finanziari.
Peccato che, secondo le Fiamme Gialle trevigiane che hanno verificato lo stato dei lavori effettivi sugli immobili interessati dal Superbonus, per quasi 230 contratti nulla sia stato concretamente realizzato.
E' per questo che oggi, su disposizione dell'autorità giudiziaria, la Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro - a titolo cautelativo - beni per ben 8,2 milioni di euro, in buona parte crediti d'imposta nei confronti dell'Erario.
Tre operatori del consorzio trevigiano risultano indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato.
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