Giornata di superlavoro ieri nel Lodigiano per la Polizia Locale della Provincia e i volontari che l'ha aiutata in occasione dell'apertura ufficiale della caccia in Lombardia.
Gli agenti, con il prezioso contributo degli operatori del Servizio Volontario di Vigilanza, hanno effettuato il controllo del territorio dall'alba al tramonto.
L’apertura della stagione è stata preceduta da una sentenza del Tar della Lombardia, che accogliendo un ricorso delle associazioni animaliste ha imposto modifiche al calendario venatorio: in ragione di tale pronunciamento il Responsabile del Corpo di Polizia Locale, Massimiliano Castellone, ha impostato il servizio cercando di garantire adeguata vigilanza sulle aree dove è più probabile incrociare le 14 specie per le quali la caccia è stata posticipata di due settimane (tra le quali diversi anatidi come il germano reale, molto comune nel nostro territorio).
Nel corso della giornata il servizio ha visto in azione una pattuglia di Polizia Provinciale, affiancata da 3 pattuglie con 8 volontari, che hanno operato da un'ora prima dell'alba fino al tramonto.
La giornata soleggiata ha favorito la cerca dei cani e diversi cacciatori controllati hanno avuto l'opportunità di abbattere un selvatico. Alla fine del servizio sono stati controllati 105 cacciatori, che hanno complessivamente incarnierato 12 fagiani, 1 starna, 3 lepri, 2 minilepri, 23 colombacci (da appostamento temporaneo).
Per contro, sono stati contestati diversi illeciti amministrativi, la mancata cerchiatura del capo abbattuto e depositato, la mancanza dell'indumento catarifrangente ed il mancato rispetto delle distanze di sicurezza dalle abitazioni e dai luoghi di lavoro e superamento del numero dei capi stanziali per la giornata. Sono quindi stati contestati 6 verbali di accertamento di trasgressione amministrativa, per un importo complessivo di oltre 1028 euro, che saranno incamerati dalla Regione Lombardia.
E' stato sequestrato 1 fagiano (per superamento del numero di capi stanziati nella giornata).
Violazioni contestate nel dettaglio: 1 per mancanza del capo di alta visibilità; 1 per esercizio venatorio a distanza inferiore al consentito da luogo di lavoro ( cascina abitata con allevamento); 2 per mancata cerchiatura sul tesserino venatorio per il capo abbattuto e depositato; 1 per attività venatoria in coltura in atto (soia); 1 per mancato versamento della tassa regionale, per mancato possesso del tesserino venatorio e conseguentemente mancata segnatura della giornata venatoria; 1 per superamento capi giornalieri.
Pur essendo solo la prima giornata di caccia, è da segnalare che è stato riscontrato un numero di violazioni sensibilmente maggiore rispetto alle medie del passato, il cui contrasto è stato possibile grazie all’impegno nell’attività di vigilanza programmata e coordinata dalla Polizia Locale, nonostante il ridotto numero di operatori disponibili.
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