Proseguono anche a Lodi le iniziative politiche pro e contro la riforma della Costituzione Italiana.

Ieri pomeriggio è stato il "Sì" a darsi appuntamento in piazza della Vittoria per un flash mob all'insegna del sostegno alla riforma.

"Oltre cento persone (tra le quali esponenti della politica, attivisti della campagna referendaria, ma soprattutto normali cittadini desiderosi di portare la testimonianza del loro impegno) - si legge in un comunicato diffuso dal Partito Democratico - hanno dato vita ad una manifestazione di sostegno alla riforma della Costituzione che domenica 4 dicembre sarà sottoposta al voto. Disposti sull’acciottolato della piazza in modo da formare un grande “SI’”, i partecipanti hanno voluto in questo modo esprimere il loro favore alla proposta di cambiamento".

Si tratta di "una opportunità per migliorare il nostro sistema istituzionale, rendendo più moderni ed efficienti alcuni meccanismi, senza mettere in discussione i principi fondamentali che costituiscono il valore condiviso che tutti riconosciamo alla nostra Costituzione", ha sottolineato Andrea Ferrari, Segretario Cittadino del Pd. 

"Domenica prossima saremo chiamati ad esprimere il nostro parere su una proposta, non a fare una scelta tra il “bene” ed il “male”, né a verificare chi è “con noi” e chi no – ha sottolineato, invece, il vice segretario nazionale del Partito, Lorenzo Guerini – L’invito per questi giorni che ci separano dal referendum è di cercare in tutti i contesti relazionali di creare occasioni di confronto nelle quali motivare in modo semplice e convinto la nostra adesione alla proposta di riforma; facciamolo con determinazione, ma anche con serenità, perché questo è un tema su cui è giusto e normale che si rimarchino differenze di visione e di identità politica, ma che non può diventare motivo di lacerazione del Paese; al contrario, l’attenzione critica ed approfondita ai contenuti di una riforma che si propone di incidere significativamente sulle regole che disciplinano il funzionamento di alcuni importanti istituti della nostra democrazia è un fatto positivo, che deve unirci nella volontà di dialogare".