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CAMBIA IL RUOLO DELLA POLIZIA LOCALE DELLA PROVINCIA

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Mercoledì 21 Febbraio 2024

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"Negli ultimi anni è profondamente cambiato il ruolo della Polizia Locale della Provincia": lo ha rimarcato il presidente della Provincia di Lodi, Fabrizio Santantonio, aprendo nella sala Chiesetta dell'ente di via Fanfulla l'incontro di presentazione dei dati relativi alla stagione venatoria 2023-2024 nel territorio provinciale.

Da semplici controllori, gli agenti si sono trasformati di fatto in operatori per la sicurezza delle specie animali, con particolare attenzione a quelle selvatiche, svolgendo compiti fondamentali per la sicurezza sanitaria del Lodigiano.

Ad illustrare gli interventi eseguiti da settembre dell'anno scorso al 31 gennaio di quest'anno, durante il periodo venatorio, è stato il comandante della Polizia Locale della Provincia, Massimiliano Castellone.

"Malgrado le ridotte forze a disposizione - due ufficiali, un agente operativo ed un altro in formazione, assieme a diciotto guardie venatorie volontarie - siamo riusciti a garantire una mole considerevole di lavoro negli ambiti preposti" ha osservato Castellone, grazie soprattutto alla sinergia con le altre realtà che operano nei settori di competenza, vale Carabinieri Forestali, associazioni varie e WWF.

Ma quali sono i numeri dell'attività svolta ?

Oltre 360 controlli nei confronti di 542 cacciatori, 38 sanzioni amministrative comminate per un totale di quasi 4 mila euro e 6 verbali di sequestro amministrativo di fauna selvatica.

In ambito venatorio, inoltre, sono stati recuperati i corpi di 27 esemplari di fauna selvatica, condotti ai centri specializzati per gli esami sanitari di competenza, con particolare attenzione alle carcasse di cinghiale, pericolose nel caso di infezione da peste suina ("su questo versante teniamo alta l'attenzione" ha rilanciato il presidente Santantonio, nella consapevolezza che i territori della bassa Lombardia, caratterizzati da numerosi allevamenti di suini, restano tuttora a forte rischio di contagio).

Sono stati inoltre recuperati 36 esemplari di fauna selvatica in difficoltà, consegnati al Centro di Recupero di Vanzago nel milanese; in questo ambito "stiamo cercando di realizzare, in collaborazione con la Facoltà di Veterinaria, un Centro di Recupero locale" ha ribadito Castellone).

Notevole, data la scarsità di risorse umane, l'impegno garantito dagli operatori nel censimento della fauna selvatica con ben 2520 avvistamenti di esemplari di lepri, conigli selvatici, istrici, tassi, volpi, caprioli e lupi.

"Per ora, il lupo - pur presente - non costituisce un problema per le attività produttive dell'uomo , anche se occorre tenere alta l'attenzione, soprattutto nelle aziende agricole, per non favorirne inconsapevolmente la sua presenza" ha osservato il comandante della Polizia Locale della Provincia.

Particolarmente significativa si è dimostrata l'operazione di controllo realizzata lungo il corso del Po in collaborazione con le province di Piacenza, Parma e Cremona ed i relativi Carabinieri Forestali; svolta a fine gennaio, ha permesso di mandare un chiaro segnale a quanti vivono di bracconaggio lungo il corso del 'Grande Fiume': una sinergia che proseguirà nel tempo.

Unico rammarico: non poter disporre di un maggior numero di operatori a causa della mancanza delle risorse finanziarie necessarie per irrobustire il corpo.

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