Nella seduta di ieri pomeriggio il consiglio provinciale lodigiano ha approvato l'adozione della revisione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, finalizzata in particolare all'adeguamento alla Legge Regionale 31/2014 sul consumo di suolo ed al Piano Territoriale Regionale (così come aggiornato nel giugno 2023 in allegato al Programma Regionale di Sviluppo Sostenibile).
Sul provvedimento sono stati espressi 9 voti favorevoli (3 Lodigiano Terra Nostra, 3 Centrodestra Lodigiano, 2 Uniti per il Lodigiano, 1 Civici con Passerini) ed 1 contrario (Centrodestra Lodigiano).
In precedenza, lo scorso 20 marzo, sulla proposta di revisione del Ptcp si era espressa, con unanime parere favorevole, la Conferenza dei Comuni e degli enti gestori di aree regionali protette (per il Lodigiano, il Parco Adda Sud), organismo previsto dalla Legge Regonale 12/2005 sul governo del territorio.
L'iter per l'approvazione definitiva prevede ora la pubblicazione per un periodo di 30 giorni del provvedimento di adozione, quindi la pubblicazione di apposito avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione per l'apertura del termine di 60 giorni per la presentazione di osservazioni. Nel frattempo, il Ptcp adottato sarà trasmesso alla Giunta Regionale, che entro 120 giorni dal ricevimento degli atti ne dovrà verificare la conformità rispetto alla soglia di riduzione del consumo di suolo stabilita dalla L.R. 31/2014, nonché la compatibilità con gli atti regionali di programmazione e pianificazione.
Ottenuto il parere di compatibilità da parte della Regione, il provvedimento tornerà in consiglio provinciale per la definitiva approvazione, previ esame delle osservazioni e predisposizione delle relative controdeduzioni.
La revisione del Ptcp diventerà quindi efficace a seguito della pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione dell'avviso di approvazione definitiva.
Successivamente, i Comuni dovranno adeguare i rispettivi Piani di Governo del Territorio, provvedendo in particolare alla elaborazione della "Carta del consumo di suolo", presupposto necessario e vincolante per la realizzazione di interventi di edificazione di qualsiasi natura.
La revisione adottata in consiglio provinciale aggiorna il Ptcp approvato nel luglio 2005 e vigente dal febbraio 2006, rimettendo quindi mano alla pianificazione territoriale di scala provinciale dopo quasi vent'anni.
Nel nuovo Piano sono state affrontate in particolare le seguenti questioni:
- Soglia comunale di riduzione del consumo di suolo, rigenerazione urbana e territoriale;
- Integrazione della Rete Verde Provinciale con la Rete Ecologica Regionale;
- Aggiornamento del quadro infrastrutturale strategico;
- Integrazioni in materia di assetto sismico;
- Integrazioni in materia di assetto idrogeologico;
- Decarbonizzazione, transizione ecologica e transizione energetica;
- Eccellenza dell'agricoltura;
- Attrattività del territorio e turismo;
- Mobilità dolce e sostenibile.
Il nuovo Ptcp pone un obiettivo in termini di riduzione del consumo di suolo superiore alla soglia minima stabilita dalla normativa regionale.
Rispetto ad una superficie territoriale della Provincia pari a circa 783.120.000 metri quadrati, alla fine del 2023 la superficie urbanizzata era pari a circa 103.218.000 metri quadrati, con una quota di superficie ancora urbanizzabile in base ai vigenti strumenti urbanistici dei Comuni pari a 6.883.000 metri quadrati.
Applicando le soglie della normativa regionale, la disponibilità da qui al 2030 di superfici urbanizzabili per funzioni produttive e residenziali si attesterebbe a 5.632.000 metri quadrati, con una riduzione di 1.251.000 metri quadrati, a cui il Ptcp apporta un ulteriore "taglio" di 1.466.000 metri quadrati, per una riduzione complessiva di 2.717.000 metri quadrati, pari a circa il 40% delle precedenti previsioni di consumo di suolo, ed una superficie urbanizzabile rideterminata in 4.166.000 metri quadrati.
Il Piano prevede inoltre una superficie massima di 700.000 metri quadrati per ambiti di trasformazione legati alla realizzazione di nuovi poli produttivi di rilevanza territoriale (concentrati in aree vocate in prossimità dei caselli autostradali), soggetti a compensazione ambientale, oltre ad una disponibilità di circa 766.000 metri quadrati per forme di perequazione: questio due ultimi valori sono molto importanti nell'assetto del Ptcp, improntato a governare il consumo di suolo attraverso una significativa riduzione della soglia massima di superfici urbanizzabili ed a regolare le grandi trasformazioni con grandi compensazioni, impedendo uno sviluppo incontrollato e sproporzionato rispetto al ritorno ambientale.
Per quanto riguarda l'impatto esercitato dalle grandi opere infrastrutturali (che tra il 2007 ed il 2018 hanno consumato circa 3.780.000 metri quadrati), i consumi relativi a quarta corsia A1 e variante Ss9 Emilia di Casalpusterlengo sono quantificati in 1.100.000 metri quadrati. Sul territorio provinciale è inoltre stimata la presenza di aree da recuperare o rigenerare per circa 3.800.000 metri quadrati, tra produttivo e residenziale.
Il Ptcp prevede, intema ambientale, la messa a dimora di 10.000 alberi e l'attuazione di 400 ettari di aree boscate, la realizzazione di circa 50 chilometri di nuove piste ciclabili, la creazione di 2 nuovi Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (Plis del Po e Plis del Canale Muzza), disposizioni specifiche sull'acqua come risorsa ambientale e paesaggistica ed un corposo corredo di norme tecniche sulla rete ecologica provinciale, in raccordo con le reti comunali.
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