Un commando armato appartenente a “Lotta continua” gli tese un agguato e, mentre si avvicinava alla sua auto per andare in ufficio, lo raggiunse e lo freddò a colpi di pistola. Così fu ucciso a Milano, il 17 maggio 1972, il commissario capo Luigi Calabresi.
Le motivazioni dell’omicidio erano collegate alla morte dell’anarchico Pietro Pinelli, avvenuta nel dicembre 1969 dopo essere precipitato da una finestra della questura di Milano. Del decesso, gli esponenti di estrema sinistra ritenevano responsabile Luigi Calabresi. Il processo per la morte di Pinelli dimostrò la totale estraneità del commissario, che in quel momento non si trovava nemmeno nella stanza.
Nel 2004 il commissario capo Luigi Calabresi è stato premiato con la Medaglia d'oro al Merito civile alla memoria come vittima del terrorismo.
Questa mattina a Milano, in occasione della ricorrenza, è stata ricordata la figura del commissario capo di Pubblica sicurezza. Insieme a lui, sono state commemorate anche le vittime della strage avvenuta il 17 maggio 1973 in via Fatebenefratelli, di fronte alla Questura.
Quel giorno, mentre si stava svolgendo la prima cerimonia in ricordo dell’uccisione di Calabresi, una bomba a mano esplose tra la folla assassinando quattro persone e ferendone 52.
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