Spaccio all'ingrosso nel varesotto: in manette madre e figlia.
Gli agenti del Commissariato di Busto Arsizio hanno arrestato una donna, conosciuta come “zia maria”, che insieme alla figlia gestiva un consistente “giro” di marijuana. Nei mesi scorsi, in occasione dei numerosi servizi effettuati nella zona delle stazioni ferroviarie di Busto e dei conseguenti sequestri di droga nei confronti di consumatori e piccoli spacciatori, i poliziotti avevano raccolto e pazientemente “archiviato” elementi indiziari che rimandavano a una donna di Somma Lombardo, nota nell’ambiente e nel comune di residenza come “la zia”, come una fornitrice all’ingrosso della marijuana che veniva poi portata a Busto Arsizio dai pusher per essere rivenduta al dettaglio.
Gli accertamenti effettuati hanno permesso agli investigatori del Commissariato di identificare la “zia” come B.F., donna italiana 47 anni, e la figlia come la diciannovenne M.K., entrambe con precedenti di polizia non legati però alle sostanze stupefacenti.
Ieri sera gli agenti sono entrati in azione perquisendo l’abitazione delle due donne, dove al momento dell’intervento hanno anche trovato un diciottenne di Gallarate con in tasca alcuni grammi di “erba” appena acquistati dalla coppia. La perquisizione ha confermato gli indizi precedentemente raccolti: in casa gli agenti hanno infatti trovato più di 1,3 chili di marijuana, circa 40 grammi di hascisc, un bilancino e tutta l’attrezzatura per confezionare e vendere la droga. Altre foglie di “maria” si trovavano in una bottiglia piena d’acqua, corredata di filtri e scodelle ed evidentemente destinata alla produzione di un infuso a base di cannabinoidi.
Le due donne sono state arrestate per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e portate in carcere a Como.
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