“La Lombardia non è tra le regioni più trasparenti sulla sanità, come rivelato dal Gimbe nel suo ultimo rapporto sulla possibilità di conoscere i tempi di attesa per le prestazioni sanitarie attraverso i sistemi informatici delle singole Regioni. Un’assenza che certifica la forte criticità del sistema sanitario lombardo. Di fronte a tempi d’attesa che continuano ad aumentare per molte prestazioni, la trasparenza è fondamentale ed è inaccettabile che, mentre altre regioni si impegnano a rendere i dati accessibili e chiari per i cittadini, la Lombardia ancora non sia ancora in grado di farlo, rinviando ai siti delle singole aziende sanitarie. E purtroppo lo stesso assessore Bertolaso, ieri in commissione, non ci ha affatto rassicurato”.
Lo rribadisce la consigliera regionale del Pd Roberta Vallacchi interviene in merito al rapporto Gimbe presentato ieri a Bari, che sottolinea l’opacità dei dati lombardi sulle liste di attesa e all’indomani dell’intervento dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso in commissione Sanità, dove era stato convocato proprio per approfondire il tema delle liste d’attesa e del Cup, il Centro Unico di prenotazione, un sistema centralizzato informatizzato per prenotare le prestazioni sanitarie e gestire l’intera offerta pubblica e convenzionata con maggiore efficienza.
“Bertolaso ha sottolineato che è aumentato il numero delle prestazioni sanitarie erogate, ma si sono allungati i tempi medi d’attesa ed è diminuita la percentuale di quelle che sono erogate entro i tempi stabiliti dalle prescrizioni– fa sapere Vallacchi -. Questo significa che, come del resto continuano a denunciare cittadini e i media, non è cambiato ancora nulla e i lombardi continuano a pagare di tasca propria quanto dovrebbe essere garantito dal servizio sanitario, escludendo dall'accesso alle cure nei tempi necessari chi non ha la disponibilità economica per rivolgersi al privato”.
“Quanto al Cup unico -aggiunge Vallacchi- lo stesso assessore ammette l’incredibile difficoltà nel mettere in piedi il centro di prenotazione unico annunciato da anni e continuamente rimandato. Una gestione integrata delle agende di prenotazione favorirebbe l’accessibilità dell’assistenza e la riduzione dei tempi di attesa, sarebbe uno strumento fondamentale per contribuire a facilitare la vita dei cittadini lombardi”.
“Rivolgendosi a un Cup unico – precisa la consigliera dem – che sia telefonico, online o in presenza, i cittadini possono conoscere le disponibilità nelle strutture di tutta la regione pubbliche e private convenzionate, mentre ora le agende del privato convenzionato non sono disponibili e i sistemi informatici delle diverse Asst non si parlano”.
“Purtroppo, nonostante gli impegni presi e le promesse fatte, la Regione Lombardia continua a dimostrare la sua incapacità di risolvere problemi che ormai si trascinano da anni. Senza una svolta concreta e immediata, temo che i cittadini lombardi dovranno ancora per molto tempo affrontare disservizi e ritardi inaccettabili” conclude Vallacchi.
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