Il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Bergamo, ha recentemente scoperto e sequestrato un deposito illecito di 25 metri cubi di rifiuti da ristrutturazione presso un rivenditore di prodotti per l’edilizia nella bassa Val Seriana, da poco sotterrati sotto un cumulo di terra e ghiaia.
Precedentemente, i militari, avevano proceduto al controllo di un camion dell’azienda che stava conferendo dei rifiuti inerti in un impianto di recupero dell’alta pianura Bergamasca, senza però compilare il previsto formulario di trasporto e saltando le operazioni di controllo e pesatura all’ingresso del sito.
Insospettiti da tale condotta, i Carabinieri avevano proseguito l’accertamento portandosi presso il rivenditore, dove accertavano che aveva allestito un punto di raccolta abusivo per rifiuti da ristrutturazione, conferiti senza alcuna registrazione o documentazione.
Durante le operazioni si interrompeva, in flagranza, anche un ulteriore tentativo di illecito conferimento da parte un furgone di una ditta (anche lei bergamasca), carico di rifiuti derivanti dalla ristrutturazione di un edificio in comune di Bergamo, sprovvisto anche questo di formulario e con l’intenzione di smaltirli nel sito nelle modalità illecite sopra descritte.
Per questo, assieme al sequestro venivano deferiti alla Procura di Bergamo il titolare dell’impresa, per gestione di rifiuti non autorizzata, nonché l’amministratore dell’impianto per la mancata osservanza delle prescrizioni contenute nel proprio titolo autorizzativo.
Comminate sanzioni per un totale di 6.400 euro.
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