Si è svolta ieri una attività coordinata di controllo lungo l'asta del fiume Po nei territori delle province lombarde di Lodi, Cremona e Pavia e di quelle emiliane di Piacenza e Parma.
Vi hanno partecipato complessivamente 37 unità tra Polizia Provinciale, Guardie Volontarie e Carabinieri Forestali, che si sono avvalsi di 13 veicoli e 2 imbarcazioni.
L'operazione, denominata "Po 2025", ha rinnovato la positiva esperienza dell'analoga iniziativa promossa lo scorso anno, "con l'intento - spiega il Comandante della Polizia Provinciale di Lodi, Massimiliano Castellone - di ottimizzare le risorse a disposizione ed aumentare in questo modo l'efficacia del controllo del territorio, in particolare nelle aree di confine tra le diverse province, che a causa delle condizioni di contesto risultano spesso di difficile gestione. L'integrazione tra gli equipaggi provenienti da diversi Corpi di Polizia Provinciale consente inoltre di consolidare ed intensificare pratiche di collaborazione che assumono crescente importanza ai fini di un adeguato presidio dell'ambiente perifluviale, con l'ulteriore valore delle qualificate sinergie messe in atto con i Carabinieri Forestali".
Nonostante le condizioni climatiche a tratti inclementi, con piogge intense ed a tratti a carattere temporalesco, che hanno creato difficoltà soprattutto per le imbarcazioni in navigazione sul Po, le attività svolte hanno portato al controllo di 33 cacciatori, con una denuncia a piede libero ed il sequestro di un'arma, un richiamo elettrico con amplificatore del suono ed un'anatra abbattuta, oltre alla contestazione di tre violazioni amministrative (mancata registrazione del capo abbattuto, mancata registrazione dei richiami vivi e trasporto di arma carica su natante).
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